Approfondimenti
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Oggi la struttura ha il 17%
di energia prodotta con il
fotovoltaico. Questo rap-
presenta già un vantaggio
competitivo sia dal punto di
vista economico che della
riduzione di emissioni.”
Lo scorso anno la strut-
tura ha ottenuto la certifi-
cazione 14001, mettendo
al centro dell’attenzione
quotidiana relativamente
ai processi organizzativi
e alla gestione interna,
l’aspetto di natura eco-
logica, quindi il risparmio
energetico e dei mate-
riali. Da qui dunque la
diminuzione dell’utilizzo
interno della plastica, la
smaterializzazione di tutti
i processi con la riduzione
e ove possibile l’abban-
dono della carta con l’in-
formatizzazione comple-
ta della cartella sanitaria
ecc. Anche per l’utilizzo
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di alcuni prodotti, quali ad
esempio i materiali per la
pulizia, dei servizi di vario
genere è stato chiesto ai
fornitori di presentare un
progetto di riduzione di
emissioni ed è stato razio-
nalizzato anche l’accesso
dei camion per diminuire
le emissioni di CO2.
Sono poi state domotizzate
tutte le stanze, installati ri-
levatori elettronici che ese-
guono attraverso la senso-
ristica un insieme di attività
che prima venivano fatte
manualmente dal persona-
le o senza supporto infor-
matico. “Ci siamo però resi
conto – ha puntualizzato
Cavagnini – che le cose da
fare sono ancora molte; ab-
biamo una centrale termica
nell’ala vecchia che comin-
cia ad avere circa 20 anni
e che non utilizza tecnolo-
gie recentissime nonostan-
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N° 46
te, grazie alle precedenti
amministrazioni comunali,
i materiali utilizzati fossero
di altissimo livello, ma allo
stesso tempo non più ido-
nei ai canoni di sviluppo
odierno. La bolletta ener-
getica di riscaldamento
ma soprattutto di raffred-
damento si è impennata
rapidamente. Ho lanciato
la proposta di rivedere
completamente l’impianto
di raffreddamento/riscal-
damento, stiamo ragio-
neremo con loro per fare
un cambio complessivo
dell’impianto. In attesa di
questi importanti cambia-
menti è stato efficientato
l’impianto di illuminazione,
con l’inserimento dei led.
Credo però che l’evoluzio-
ne delle rsa non si limiti
solo a questi interventi ma
sia importante da un lato
sfruttare maggiormente la
sensoristica avvicinando-
ci sempre più ai concet-
ti di smart district e smart
care, un’evoluzione che va
a vantaggio della cura co-
stante del paziente con un
sistema di allert sempre più
preciso; dall’altro occorre
evitare situazioni di disu-
manizzazione del processo
di cura, che per noi rima-
ne l’aspetto fondamentale.
Il cuore di questa realtà
sono, infatti, le nostre risor-
se umane, tra una decina
di giorni partiremo con un
progetto finalizzato a cre-
are un sistema di autono-
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mia condivisa, cioè i nostri
team di lavoro si dovranno
sempre più autosensibiliz-
zare con la direzione ge-
nerale e il managment che
dovranno diventare dei fa-
cilitatori e non decisori di
ultima istanza.”
Cavagnini ha toccato infine
l’importante aspetto dell’in-
terazione con il territorio.
“Spesso abbiamo avuto
il difetto di essere un po’
troppo istituzionali e poco
capaci di interagire con il
territorio, in tal senso è ora
in atto un ripensamento che
porta ad ascoltare maggior-
mente e in modo più aperto
le istanze che provengono
dai cittadini per compren-
dere al meglio come cam-
biare ed evolversi.
Siamo consapevoli dello
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