Approfondimenti
Presentato lo studio
sull’asset strategico
in grado oggi di
rendere Smart un
territorio costituito
da 30 Comuni, che
guarda all’evoluzione
dei servizi di pubblica
utilità secondo una
visione d’insieme,
sovracomunale.
Mauro Bozzola
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Approfondimenti
Illuminazione pubblica
al centro del secondo
appuntamento Smart
Land Forlì-Cesena 30.0
Nella Sala comunale di Forlì
lo scorso 28 novembre è sta-
ta presentata la ricerca sull’il-
luminazione pubblica dei 30
Comuni della provincia di Forlì
e Cesena; indagine quantita-
tiva e qualitativa realizzata da
Unica Reti con il supporto tec-
nico di Cisa Energy. Un pro-
getto che si inserisce nella più
ampia iniziativa Smart Land
Forlì-Cesena 30.0 che vede
Unica Reti capofila, sviluppato
secondo il format Smart Land
Italia di Energia Media.
Obiettivo di Unica Reti - so-
cietà pubblica dei Comuni
della Provincia - è quello di
estendere la propria mission
ampliando il controllo territo-
riale delle reti infrastrutturali
(attualmente è proprietaria
delle reti acqua e gas) alla
pubblica illuminazione.
“L’acquisizione della rete IP
da parte di Unica Reti – ha
dichiarato aprendo i lavori Ste-
fano Bellavista, presidente di
Unica Reti - consentirebbe ai
Comuni di governare gli asset
con una visione dall’alto, po-
nendosi come paradigma per
una futura Smart Land, in base
alla quale avviare una serie di
nuove attività strategiche per
il territori e abilitando servizi a
valore aggiunto, in stretta col-
laborazione con le utility ge-
stori dei servizi stessi”.
La ricerca presentata da Giu-
seppe Lombardini di Cisa
Energy ha dato modo di en-
trare nel merito dell’asset IP
nelle sue variegate sfaccetta-
ture: “L’insieme degli oggetti
atti a illuminare gli spazi pub-
blici è composto nello speci-
fico da quattro elementi: pali,
corpi illuminanti (ad esempio
le lampade), cavi di trasmissio-
ne, cavi di controllo. Su questi
fronti, insieme a una massiccia
opera di digitalizzazione e di
strumenti in grado di rilevare
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N° 44
dati, l’innovazione tecnologica
sta avanzando molto veloce-
mente. Ricordo che l’Italia è il
Paese più illuminato d’Europa,
con 11 milioni di punti luce, un
consumo di 6mila GB/h (dato
del 2017). Il consumo pro-capi-
te è pari a 100KW/h calcolato
su base annua, almeno il dop-
pio di ogni altro concittadino
europeo. Questa la situazione
più recente fotografata dai dati
ufficiali resi noti dal Gse.
A fronte di questi dati Unica
Reti si è concentrata su due
aspetti: in primis quello di ve-
rificare la situazione giuridica
degli impianti spesso affidati
in convenzione a un gesto-
re per un numero stabilito di
anni. Contratti che possono
prevedere una riqualifica o un
rinnovo, ma sicuramente de-
vono comprendere la messa
a norma dell’impianto; e circa
il 65% dei nostri sistemi risulta-
no ancora non a norma.
I 30 Comuni della Provincia di
Forlì e Cesena sono illumina-
ti da 95mila punti luce; circa
la metà di quelli che illumi-
nano per esempio la città di
Milano; solo il 40% della rete
(1.760.000 km è la lunghez-
za dei cavi elettrici) è stata
riqualificata, cioè efficientata
energeticamente con la so-
stituzione delle luci gialle o al
mercurio con i led. Un dato si-
curamente dinamico, dato che
per esempio a Forlì una parte
della città è illuminata a led,
ma se tornassimo tra sei mesi
la situazione sarebbe diversa,
probabilmente ad uno stadio
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più avanzato.
Il consumo registrato è di
34milioni KW/h, circa l’8% del-
la spesa di energia elettrica di
tutti i Comuni, per cui riuscire
ad efficientare l’infrastruttura
nel suo insieme incidereb-
be notevolmente anche sui
bilanci dei singoli Comuni; i
quali hanno attive 11 conven-
zioni, per il resto si parla di
una gestione autonoma con
la presenza di un manutento-
re locale e l’impianto affidato
direttamente al Comune di
riferimento. La durata media
delle convenzioni è di sca-
denze che si prolungano ver-
so il 2031.”
Scadenze di lungo periodo
dunque, utili al gestore per rien-
trare dell’investimento realizza-
to; questo significa che media-
mente le 11 convenzioni citate
hanno ancora 10/11 anni di vita
e presentano interventi sugli
impianti molto diversi tra di loro.
“Gli investimenti effettuati a
oggi per la riqualificazione dai
30 Comuni del territorio – ha
continuato Lombardini - si ag-
girano intorno ai 20 milioni di
euro; dallo studio emerge la
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