Approfondimenti
differenti). La maglia ciclabi-
le pesarese raggiunge oggi
i 78 chilometri di lunghezza,
in breve tempo dovrebbe
arrivare a 100. Il biciplan
comunale ne prevede in
totale 180.
A Pesaro, per le biciclette,
si è pensato a tutto: al pia-
no, ai programmi, ai proget-
ti, alle realizzazioni e anche
alle risorse per realizzarle.
“Abbiamo messo in cam-
po un circuito virtuoso di
risorse comunali, oneri di
urbanizzazione, sponsoriz-
zazioni private, fondi mini-
steriali – afferma Thomas
Flenghi, mobility manager
del Comune – che ha con-
sentito di realizzare ciò che
finora abbiamo fatto. E que-
sto nonostante la crisi del
settore immobiliare. I primi
interventi sono iniziati nel
2000 e in tutti questi anni
abbiamo spinto molto per
favorire la ciclabilità in città.
E i pesaresi hanno risposto
in modo convinto, risco-
prendo luoghi dimenticati,
come il lungo fiume Foglia.
Una buona parte del suc-
cesso è dovuta all’azione
di marketing che abbiamo
svolto: una grafica chiara e
un’azione di comunicazio-
ne ben studiata ci ha molto
aiutati”.
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Approfondimenti
no della mobilità sostenibile,
il Biciplan e l’abbattimento
delle barriere architettoni-
che. Il piano della mobilità fa
soprattutto i conti con i ser-
vizi di mobilità a scala me-
tropolitana. Da cinque anni
Collegno è interessato dai
cantieri per la realizzazione
del trasporto metropolitano:
terminati i lavori saremo il
centro torinese più servito
dal servizio pubblico me-
tropolitano. In questi ultimi
anni abbiamo anche inve-
stito sulla sicurezza stradale
per favorire ciclisti e pedo-
ni, specie anziani. Non sono
state scelte facili, perché
hanno penalizzato il traffico
autoveicolare privato, però
abbiamo ridotto gli inciden-
ti e permesso a tutti, abili o
meno, di muoversi in città
senza rischiare. Introducen-
do le tecniche di modera-
zione del traffico abbiamo
ristretto le carreggiate stra-
dali e ampliato i marciapie-
di, seguendo il motto della
moderazione: meno veloci-
tà, più sicurezza”.
CITY LIFE MAGAZINE
N° 42
Il Biciplan di Collegno si arti-
cola su nove direttrici cicla-
bili e oggi può contare su
33 chilometri di piste, che in
futuro diventeranno 78, con
una rete che andrà a favori-
re l’intermodalità. Un piano,
quello messo a punto dai
torinesi, che si rifà alla Bici-
politana di Pesaro (vedi box),
che ha dovuto però fare i
conti con le risorse a disposi-
zione, condizione che ha im-
posto delle scelte tecniche
conseguenti, come quella di
realizzare piste ciclabili pro-
tette, ma non in sede auto-
noma rispetto a quella stra-
dale, come insegna invece il
modello olandese.
Collegno dimostra anche
un’altra cosa: che oltre alla
volontà politica occorre
avere piani e progetti cre-
dibili per ottenere finanzia-
menti dall’Europa e dalla
N° 42
CITY LIFE MAGAZINE
Regione. Ed è quello che è
avvenuto nel comune del
sindaco Casciano.
Ma la rivoluzione della mo-
bilità sostenibile non si è
fermata a pedoni e ciclisti.
“Con altri comuni della zona
ovest abbiamo dato vita
al progetto di car pooling
Co&Go: il 7% degli sposta-
menti per lavoro oggi av-
viene così – ha dichiarato
orgoglioso il sindaco –. Un
servizio vero, con fermate e
auto riconoscibili”.
Il Comune poi ha puntato a
favorire la mobilità ciclistica a
trazione elettrica, ottenendo
un finanziamento di due milio-
ni di euro per il Progetto ViVo
per l’acquisto di bici elettriche
o pieghevoli: con una spesa
di soli 25 euro a chilometro è
possibile utilizzare le bici co-
munali per recarsi al lavoro, a
scuola o a passeggio.
La rete delle
ciclabili di Rho
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