City Life Magazine 42 | Page 10

Approfondimenti Le autostrade ciclabili In Italia, se ci fossero, si chiamerebbero superstrade ciclabili. Dove ci sono, si chiamano cycle-superhi- ghway (Gran Bretagna), radschnellweg (Germania), velobahn (Svizzera), fiets- snelwegen (Paesi Bassi) e cykelsuperstier (Danimarca). Lingue differenti per indica- re un tipo speciale di pista per le biciclette, che con- sente ai ciclisti di procedere velocemente con sposta- menti di media e lunga per- correnza, di venti-venticin- que chilometri, per recarsi a scuola o al lavoro senza utilizzare l’auto privata. Sono infrastrutture di tipo nuovo, che vanno pensate e progettate differentemen- te da quelle tradizionali, perché nel farlo occorre considerare i tempi di per- correnza e la fatica di chi pedala. Le autostrade delle due ruote devono infatti avere la precedenza sulla 10 Approfondimenti viabilità secondaria strada- le, non avere intersezioni con la viabilità ordinaria, disporre di sovra e sotto- passi, garantire una velocità di crociera tra 30 e 35 km all’ora, superiore a quella praticata sulle piste ciclabili urbane (15-20 km), avere una larghezza variabile da quattro a sei metri e un uso dedicato, non promiscuo. Nella progettazione di queste superciclabili, oc- corre considerare anche altri aspetti tecnici, come le intersezioni con le altre piste ciclabili, avere una pavimentazione adatta a una velocità sostenuta e alle differenti condizioni meteorologiche, disporre di illuminazione anche in ore serali e notturne, garantire l’uso anche in presenza di neve o ghiaccio, come avviene per una normale strada extra-urbana. Per contro, la componente turistico-paesaggistica di questa ciclabile diventa giocoforza secondaria. Il loro costo di realizzazione, infine, varia in relazione alla presenza sul tracciato di ponti o gallerie: in Olanda, si stimano costi compre- si tra le 500 mila e i due milioni di euro al chilometro, inclusa l’illuminazione. Le prime superstrade cicla- bili sono state realizzate nei Paesi Bassi, in Danimarca e in Belgio. Con il crescere della congestione urbana, della sensibilità ambienta- le e della riscoperta della bicicletta in città, la loro presenza si è estesa un po’ in tutta Europa. Oggi, anche città come Londra, Basilea e Copenhagen hanno iniziato a realizzare le supervie ciclabili. Stessa cosa avviene Oltreoceano, a New York e a Washington. In Olanda, oltre le otto esistenti, stanno per essere realizzate nuove Fiets- snelwegen, in Germania stanno nascendo le prime Radschnellweg. CITY LIFE MAGAZINE N° 42 “La strada coraggiosa che abbiamo intrapreso – ha concluso il primo cittadino – ha comportato tensioni e conflittualità. Per questo ser- ve un’informazione capillare e ben studiata per informare i cittadini prima di iniziare un percorso nuovo come quel- lo che abbiamo intrapreso”. Più acerba è l’esperienza di Agrate, centro di 15mila abi- tanti al confine tra la Brian- za e il Milanese, a est del capoluogo lombardo. Un paese che nonostante sia attraversato da numerose direttrici di traffico – l’auto- strada Torino-Venezia e la Tangenziale Est Esterna, ol- tre alle strade provinciali – ha difficoltà a raggiungere i nodi del trasporto pubblico; è per questo che si registra- no numeri molto alti di spo- stamenti autoveicolari sia interni che esterni. Ad Agrate gli amministratori Germania: inaugurata la prima autostrada La notizia risale a circa tre anni fa e riguarda l’inaugura- zione in Germania, nella valle della Ruhr, della prima auto- strada creata esclusivamente per le biciclette. Non una semplice pista ciclabile, ma una vera e propria infrastrut- tura dedicata alle due ruote, fuori dall’ambito urbano e capace di collegare, nei suoi 101 km e 700 metri di percor- so, diverse città: Duisburg, Mülhelm, Essen, Gelsen- kirchen, Dortmund, Unna, Kamen, Berkamen e Hamm. È la Radschnellweg Ruhr, in sigla RS1: l’autostrada ciclabile della valle della Ruhr. A oggi i ciclisti tede- schi si devono acconten- tare di utilizzare i primi 20 km di percorso, quello che va da Essen a Duisburg (realizzato su una linea ferroviaria abbandonata), ma già è fissata la data di conclusione dei lavori dei restanti ottanta: il 2020. Quindi, non una sempli- ce pista ciclabile per gli spostamenti di breve per- correnza, ma una strada dedicata, larga quattro metri e a doppio senso di circolazione, per gli spo- N° 42 CITY LIFE MAGAZINE Render di manufatti dell’autostrada ciclabile RS1 della valle della Ruhr, la Radschnellweg Ruhr stamenti di media e lunga gittata, che, oltre ai benefi- ci ambientali (più di 16 mila tonnellate di CO2 all’anno non immesse in atmosfe- ra), consentirà di collegare dieci centri urbani e quat- tro università. Un’autostra- da progettata apposta per consentire velocità anche elevate, grazie alla ridu- zione di incroci, semafori, curve e ostacoli vari. In questo modo, le previsioni dei progettisti stimano un dimezzamento secco dei tempi di percorrenza. Alti i costi: 184 milioni di euro. 11