City Life Magazine 41 | Page 9

9 edifici per poi aprirsi a cerchi concentrici verso i consorzi agricoli, le industrie, le attività commerciali presenti sul territorio. Gli interventi in particolare sulle scuole non sono mai fini a sé stessi. Hanno un effetto moltiplicatore in termini di valore che sarebbe riduttivo quantificare numericamente. Una buona scuola che mantenga anche tradizioni e cura per esempio di testi cartacei da utilizzare in modo sapiente, insieme alle opportunità date dal digitale, trasforma i ragazzi in cittadini consapevoli prima e colti poi, ma al tempo stesso ridà dignità ai nostri contesti abitativi anche laddove si presentino situazioni difficili in termini urbanistici, architettonici, sociali. Per questo quando parliamo di rigenerazione urbana e sociale, siamo certi che siano le scuole il punto da cui ripartire; e se la decrescita demografica non consente una totale occupazione dei complessi scolastici – concepiti magari negli anni ‘60 o ’70 – un pensiero sul riutilizzo in termini culturali di spazi rimasti purtroppo desolatamente vuoti sarebbe d’obbligo farlo. È così che ogni città, ogni quartiere oppure ogni piccolo centro ritroverà il proprio senso di futuro, a partire da una nuova progettualità propedeutica a intercettare sia risorse intellettuali che economiche. A livello centrale pare che vi sia una relativa attenzione al tema. Gli investimenti in scuola e cultura sono crollati e il baricentro strategico del paese è decisamente spostato su altre priorità di cui non si colgono ancora i frutti. City Life Magazine seguirà in modo strutturato questo tema già a partire dal prossimo numero fornendo dati, proiezioni, commenti sul tema. Se siamo il media di Smart City e Smart Land è da qui che anche noi dobbiamo, di continuo, ripartire.