61 61
Tra gli istituti coinvolti nel Premio Impresa 4.0 avete
riscontrato degli indirizzi che partecipano più atti-
vamente?
Mentre nel passato, prima dell’entrata in vigore della leg-
ge sull’alternanza scuola-lavoro, questo era un conte-
sto in cui operavano specialmente gli istituti tecnici, con
l’ingresso di questa attività hanno iniziato a partecipare
anche licei scientifici e classici, o comunque scuole che
fino ad allora non si allacciavano a questo tipo di espe-
rienza. Questo ha arricchito il progetto, ha spostato –
anche grazie al digitale – il focus delle idee promosse
dai ragazzi dai prodotti fisici ad altre tipologie di servizi o
prodotti digitali.
Che investimento avete previsto per il progetto vinci-
tore?
Noi non siamo un acceleratore di startup. Il nostro obiet-
tivo non è tanto il sostegno del progetto vincitore, quanto
il sostegno di un nuovo modo di fare scuola; quello di
portare l’educazione imprenditoriale e l’esperienza diretta
agli studenti all’interno della loro esperienza scolastica.
Parliamo di studenti di terza, quarta, quinta superiore. A
noi preme offrire ai ragazzi l’esperienza dell’imparare fa-
cendo e di poter beneficiare di quello che sono le com-
petenze che loro riescono ad apprendere con il contatto
dei volontari di impresa. A noi però non basta; le moti-
vazioni per cui abbiamo deciso di sostenere la proposta
di JA sono legate al fatto che, in tal modo, noi lavoriamo
attraverso loro anche sul corpo degli insegnanti. Bisogna
agire anche sui professori: se cambia il modo di studiare
con l’applicazione del mondo digitale, loro devono essere
i primi a essere preparati per cambiare il modo di vivere
la scuola. JA lo scorso anno ha fatto formazione a 500
insegnanti, un dato costantemente in crescita anno dopo
anno. A nostro parere, alla lunga, questo aspetto creerà
un impatto notevole.