Questo, però, accade solamente durante le lezioni in
classe…
Esatto. Il professore sa esattamente in che pagina si trovano tutti
gli studenti. Se il professore di scienze chiede agli studenti di
aprire Google per vedere le immagini della Terra e un ragazzo na-
viga liberamente nella rete, viene subito notato. I ragazzi devono
usarlo come se fosse un libro, quando sono a scuola. Lo stru-
mento, però, deve essere un mezzo con cui vivere. Oggi viviamo
di queste cose. Inoltre Apple installerà su questi tablet delle app
particolari dedicate proprio alla scuola.
Parliamo di Apple. Chi ha partecipato al vostro bando e per
quale motivo è stato proprio questo marchio a vincere?
Abbiamo fatto un bando in cui chiedevamo 1000 device per
studenti e professori, 120 ore di formazione per gli insegnanti
e applicazioni particolari per la scuola. Il bando è stato fatto an-
che con l’aiuto delle scuole che ci spiegavano quali fossero le
loro necessità. Con un bando del genere non potevano vincere
piccole società, dovevano essere importanti aziende che potes-
sero garantire formazione qualificata per gli insegnanti nonché
programmi avanzati. Soltanto quattro o cinque marchi avevano
i requisiti per partecipare. Ha vinto Apple offrendo il doppio delle
ore di formazione per gli insegnanti.
L’iPad potrà sostituire il libro di testo. Il fatto di scaricare
gli eBook è una scelta del professore?
Non era uno dei punti previsti dal bando. Non vi è mai stata l’impo-
sizione per quanto riguarda l’utilizzo o il non utilizzo dei libri carta-
cei, questa è una scelta della scuola. Abbiamo dato lo strumento,
poi sarà il dirigente scolastico a prendere una decisione rispet-
to all’ipotesi di comprare o meno i libri cartacei. Non possiamo
pretendere che il cambiamento arrivi immediatamente, ci sarà si-
curamente ancora chi preferirà fare lezioni sui libri cartacei. Noi
lo consegniamo per sottolineare un cambiamento storico, siamo
convinti che in 4/5 anni le cose potranno cambiare. Ma ovviamen-
te la trasformazione non sarà immediata e non per tutti. Non è
solo una questione di eBook. Il bello dell’iPad è che vi si trovano
lavori di coding, la logica applicata al computer. I ragazzi imparano
a scrivere programmi di coding che è matematica all’ennesima
potenza, ma lo fanno in maniera molto semplice, a partire dalla