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NUOVI INCENTIVI E FRONTIERE HIGH TECH PER LE BIOMASSE LEGNOSE Cremona – 19 settembre 2019 Nuove prospettive per la filiera legno-energia: il decreto crescita ha di recente sbloccato i certificati bianchi anche per le biomasse, con il riconoscimento di un incentivo molto interessante per chi utilizza biomasse legnose. La misura presenta due grossi vantaggi: un significativo supporto economico agli investimenti per impianti finalizzati alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili e la possibilità di presentare il progetto di intervento prima dell’investimento, per avere certezza dell’incentivo. Il settore delle biomasse legnose (legna, cippato, pellet) presenta dunque grande dinamicità per la sostituzione del parco installato proprio grazie agli incentivi del Conto termico. I costruttori investono sempre di più in ricerca e sviluppo tant’è che la nuova generazione di apparecchi è in grado di assicurare riduzioni considerevoli degli impatti emissivi contribuendo al miglioramento della qualità dell'aria; una filiera con ricadute positive di carattere ambientale (assorbimento della CO 2 e mantenimento dell’ ecosistema forestale), economico (occupazione) e sociale. Le biomasse residuali sono una risorsa preziosa su cui far affidamento per la produzione di energia, potendo contare su ingenti quantitativi annui disponibili. Lo studio condotto nell’ambito del “Progetto Biomasse ENAMA” finanziato dal MiPAAF, ha esaminato il potenziale di alcune tipologie di biomasse, stimando che a livello nazionale se ne producono all’incirca 30 milioni di tonnellate annue, corrispondenti a circa 10 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. La loro valorizzazione come fonte rinnovabile, oltre a evitare i notevoli costi e le conseguenze ambientali negative di pratiche non corrette di smaltimento, potrebbe generare ricadute economiche aggiuntive utili al bilancio di molte aziende oggi in difficoltà. presenta il workshop