City Life Magazine 39 | Page 68

68 CITY LIFE MAGAZINE N.39 verso sistemi maturi di telecontrollo e smart meter in grado peraltro di arrivare alla stesu- ra di bilanci idrici adeguati. Ha contribuito alla discussione anche Gian- luca Fusco di A2A Smart City che ha ri- badito come le utility portino oggi a valore soprattutto i processi sistematizzando l’ap- proccio operativo. Processi che riguardano tutti i soggetti che si occupano di commodi- ty, che se affrontati in modo sinergico alzano senza dubbio il valore dell’azienda. Dalla banda larga stiamo passando all’IoT dove il contatore è parte importante di que- sto paradigma dato che IoT significa con- nettere le persone e unire gli oggetti. Per le utility avere il controllo delle informa- zioni diventa abilitante anche perché si tratta di un soggetto che ha il privilegio di cono- scere il territorio e può rendere intelligenti le infrastrutture con progetti che possa rende- re digitale anche il tessuto territoriale. E par- liamo anche, o forse soprattutto, di territori non urbanizzati dove sarà fondamentale af- frontare con nuovi criteri temi quali lo svilup- po di agricoltura ed economia circolare. La collaborazione tra utilty può fungere da ac- celeratore delle iniziative e, fornendo nuovi servizi – come nella mission di A2A Smart City –, si possono alzare i livelli competenza di tutti gli addetti. Oggi digitalizzazione significa anche adozio- ne di tecnologie cognitive in grado di sup- portare i diversi processi su cui è concentra- ta l’attività delle multiutility, anche di quelle medio-grandi. Ha dunque chiuso i lavori Davide di Battisti riassumendo diversi punti toccati nell’inte- ressante giornata: l’efficientamento energe- tico per esempio con un prototipo finanziato e sviluppato da AIMAG relativo al monitorag- gio dei quantitativi reflui fognari. Un modello che parte dal presupposto che gli impianti di depurazione funzionano se vi è piena cono- scenza dell’impianto o se si evitano scarichi non conformi che arrivano al depuratore, in- tercettandoli e stoccandoli prima. Apparecchiature semplici che dialogheranno con reti già in uso per altri servizi, con dati acquisiti dal sistema centrale che monitora il funzionamento corretto secondo gli stan- dard prefissati e che ci consente di interveni- re quando rileva scostamenti generando alert per ogni anomalia. L’obiettivo è aumentare il numero di parametri e i punti di rilievo per tra- smettere dati in maniera continua. Solo così si avrà conoscenza e consapevolezza delle reti da gestire. Gli investimenti sul Servizio Idrico Integrato non possono che trasferirsi in inno- vazione, non fine a se stessa naturalmente, ma con analisi sui costi benefici adeguati e soluzioni che portino a servizi erogati sicuri, qualitativamente elevati ed efficienti. Dalla fine anni 80 Aimag sta inoltre inve- stendo sui distretti, rendendo performanti le misure e implementando i modelli di anali- si associando i dati degli utenti alle reti per dare risposte adeguate a eventuali disservi- zi. Smart City per Aimag significa interagi- re direttamente con i cittadini per garantire – per esempio anche attraverso sistemi di Safety Water Plan – le performance ottimali attraverso, come già detto, la conoscenza esatta dello stato della reti e degli impianti. Tale conoscenza consente poi un rapporto virtuoso con imprese e ambiti fondamenta- li per il territorio, come per esempio quello agricolo a cui ci si rivolge con sempre mag- gior attenzione anche per la soluzione di problematiche inerenti a utilizzo fertilizzanti e spandimento dei reflui.