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CITY LIFE MAGAZINE N.39
verso sistemi maturi di telecontrollo e smart
meter in grado peraltro di arrivare alla stesu-
ra di bilanci idrici adeguati.
Ha contribuito alla discussione anche Gian-
luca Fusco di A2A Smart City che ha ri-
badito come le utility portino oggi a valore
soprattutto i processi sistematizzando l’ap-
proccio operativo. Processi che riguardano
tutti i soggetti che si occupano di commodi-
ty, che se affrontati in modo sinergico alzano
senza dubbio il valore dell’azienda.
Dalla banda larga stiamo passando all’IoT
dove il contatore è parte importante di que-
sto paradigma dato che IoT significa con-
nettere le persone e unire gli oggetti.
Per le utility avere il controllo delle informa-
zioni diventa abilitante anche perché si tratta
di un soggetto che ha il privilegio di cono-
scere il territorio e può rendere intelligenti le
infrastrutture con progetti che possa rende-
re digitale anche il tessuto territoriale. E par-
liamo anche, o forse soprattutto, di territori
non urbanizzati dove sarà fondamentale af-
frontare con nuovi criteri temi quali lo svilup-
po di agricoltura ed economia circolare. La
collaborazione tra utilty può fungere da ac-
celeratore delle iniziative e, fornendo nuovi
servizi – come nella mission di A2A Smart
City –, si possono alzare i livelli competenza
di tutti gli addetti.
Oggi digitalizzazione significa anche adozio-
ne di tecnologie cognitive in grado di sup-
portare i diversi processi su cui è concentra-
ta l’attività delle multiutility, anche di quelle
medio-grandi.
Ha dunque chiuso i lavori Davide di Battisti
riassumendo diversi punti toccati nell’inte-
ressante giornata: l’efficientamento energe-
tico per esempio con un prototipo finanziato
e sviluppato da AIMAG relativo al monitorag-
gio dei quantitativi reflui fognari. Un modello
che parte dal presupposto che gli impianti di
depurazione funzionano se vi è piena cono-
scenza dell’impianto o se si evitano scarichi
non conformi che arrivano al depuratore, in-
tercettandoli e stoccandoli prima.
Apparecchiature semplici che dialogheranno
con reti già in uso per altri servizi, con dati
acquisiti dal sistema centrale che monitora
il funzionamento corretto secondo gli stan-
dard prefissati e che ci consente di interveni-
re quando rileva scostamenti generando alert
per ogni anomalia. L’obiettivo è aumentare il
numero di parametri e i punti di rilievo per tra-
smettere dati in maniera continua. Solo così si
avrà conoscenza e consapevolezza delle reti
da gestire. Gli investimenti sul Servizio Idrico
Integrato non possono che trasferirsi in inno-
vazione, non fine a se stessa naturalmente,
ma con analisi sui costi benefici adeguati e
soluzioni che portino a servizi erogati sicuri,
qualitativamente elevati ed efficienti.
Dalla fine anni 80 Aimag sta inoltre inve-
stendo sui distretti, rendendo performanti le
misure e implementando i modelli di anali-
si associando i dati degli utenti alle reti per
dare risposte adeguate a eventuali disservi-
zi. Smart City per Aimag significa interagi-
re direttamente con i cittadini per garantire
– per esempio anche attraverso sistemi di
Safety Water Plan – le performance ottimali
attraverso, come già detto, la conoscenza
esatta dello stato della reti e degli impianti.
Tale conoscenza consente poi un rapporto
virtuoso con imprese e ambiti fondamenta-
li per il territorio, come per esempio quello
agricolo a cui ci si rivolge con sempre mag-
gior attenzione anche per la soluzione di
problematiche inerenti a utilizzo fertilizzanti e
spandimento dei reflui.