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CITY LIFE MAGAZINE N.39
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l piano per lo sviluppo del territorio an-
nunciato da AIMAG all’interno del proprio
piano industriale 2019-2021, e concorda-
to con i 21 comuni soci, incentrato su inno-
vazione tecnologica ed economia circolare,
rientra pienamente in almeno 10 goal dell’a-
genda 2030 per lo sviluppo sostenibile sot-
toscritto nel 2015 dai Governi di 123 paesi.
Tale piano industriale di 230 milioni di euro
di cui 79 stanziati per il settore idrico è stato
oggetto del workshop organizzato dall’utili-
ty modenese in collaborazione con Energia
Media lo scorso 12 febbraio.
La riduzione delle perdite, oggi, è arrivata al
26% e l’obiettivo sfidante è la realizzazione
di un acquedotto 4.0 portando, così, il rin-
novo della rete fognaria con infrastrutture di
nuova concezione che creeranno nuovi in-
vestimenti conteggiati in 80 euro ad abitante
contro una media nazionale di 35 euro.
Un piano per il territorio illustrato da Monica
Borghi e Davide Di Battisti , rispettivamen-
te presidente e direttore generale di AIMAG,
che parla di un’utility virtuosa, in grado di
gestire processi d’innovazione con capacità
propria da un punto di vista finanziario.
Al tavolo di lavoro ha partecipato Mauro
Conti di BIT che ha annunciato l’entrata in
funzione del fondo di garanzia iniziale per
investimenti infrastrutturali nel settore idri-
co, gestito dallo Stato, con una dotazione di
200 milioni di euro complessivi.
Per il triennio 2016-2019 era stato stimato
un fabbisogno di investimenti di circa 10 mi-
liardi di euro necessari da verificare, a fine
anno, in termini di attuazione e di effettiva re-
alizzazione degli interventi. Sebbene si trat-
ti di investimenti elevati con tempi di rientro
lunghi, i rischi modesti e il flusso continuo
di ricavi garantiscono ritorni interessanti per
un settore che ha grandi spazi di offerta di
credito.
L’importanza del modello pubblico privato è
stata ribadita da Di Battisti poiché in grado
di valorizzare la solidità e, quindi, la capacità
d’investimenti delle utility che si avvalgono,
come nel caso di AIMAG, sia della gestio-
ne dell’acqua che della raccolta rifiuti (con la
percentuale record di 90% di differenziata).
L’emissione di hydrobond o il ricorso al
project financing ha richiamato al tema fon-
damentale della qualità dei progetti finanzia-
bili, un problema tutto italiano che certamen-
te non sta aiutando il percorso di crescita
del settore. Questo tema va traslato al ruolo
fondamentale degli enti di gestione preposti