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CITY LIFE MAGAZINE N.39
l momento storico di forte evoluzione
tecnologica come ha impattato sulle
vostre soluzioni?
La forte spinta verso l’innovazione tecnolo-
gica sta generando un’accelerazione formi-
dabile del processo di evoluzione delle solu-
zioni geospaziali in Italia. La piattaforma Esri
viene sempre di più utilizzata come strumento
di gestione e analisi delle informazioni pro-
venienti da IoT statici e dinamici e i Geo Big
Data che ne derivano sono utilizzati per mol-
teplici scopi anche molto distanti dal model-
lo di business iniziale. Un esempio concreto
di questo processo è stata la diffusione delle
scatole nere installate per scopi assicurativi
sulle nostre auto. Lo scopo inizialmente era
il monitoraggio dei veicoli per evitare furti e la
verifica continua di quando e come venivano
utilizzate le auto per analizzare lo stile di guida
e quindi calcolare premi assicurativi persona-
lizzati. Successivamente, grazie all’analisi ge-
ospaziale delle velocità istantanee provenienti
da tutte le scatole nere è stato possibile cal-
colare la velocità media per fascia oraria per
ciascuna strada e quindi, dopo l’evoluzione
dei sistemi di comunicazione, monitorare il
traffico in tempo reale delle strade principali.
Oggi le informazioni provenienti da accelero-
metro, unite alla posizione GPS del veicolo,
permettono di calcolare lo stato di usura del
manto stradale e quindi fornire previsioni sul
tempo di durata dei pneumatici o lo svilup-
po di servizi di manutenzione predittiva degli
stessi. Il medesimo dato può essere utilizzato
per pianificare i lavori di manutenzione strada-
le. Insomma, i dati provenienti da sensori IoT
abilitati dalla posizione geografica permettono
ai progettisti di ideare nuove soluzioni e dare
vita a nuovi modelli di business indipendente-
mente da quella che era l’idea originale.
Si può dire che alcune tecnologie da voi
proposte siano mature e al tempo stes-
so in fase evolutiva?
La piattaforma Esri, pur essendo nata 50
anni fa, ha subito nel corso degli anni una
continua evoluzione tecnologica. Esri Inc. in-
veste ogni anno quasi il 30% dei ricavi in at-
tività R&D per migliorare le soluzioni esistenti
e idearne di nuove, necessarie a tutti i settori
produttivi in modo trasversale. Pur con ap-
plicazioni e specificità molto diverse tra loro
infatti, le componenti geospaziali delle piat-
taforme informatiche a supporto di business
differenti presentano notevoli analogie. Ad
esempio, la funzione di ottimizzazione dei
percorsi è sicuramente importante per una
società di logistica, un gestore del trasporto
pubblico, una società multiutility che deve
manutenere i propri asset. Quindi l’evoluzio-
ne di una singola funzione geografica può
contribuire al miglioramento di molteplici so-
luzioni verticali. Si tratta di un notevole van-
taggio competitivo per Esri rispetto a società
che operano in un ristretto numero di settori.
Ma tornando alla domanda: sì, esistono so-
luzioni che possono essere definite mature
ma che, grazie alla contaminazione di esi-
genze derivanti da mercati e business diver-
si, sono in continua fase evolutiva.
Su quali ambiti state intervenendo per
migliorare i prodotti e quindi i servizi?
In questo momento gli investimenti mag-
giori di Esri sono focalizzati su due aree
specifiche: l’integrazione della piattafor-
ma con le altre presenti nel mercato e la
realizzazione di soluzioni verticali che per-
mettano di presidiare i mercati emergenti.
Un esempio del primo tipo di investimento
è l’integrazione della piattaforma Esri con