City Life Magazine 38 | Page 77

DIGITAL UTILITY Acquisition), cioè praticamente tutti. Solo per i settori dell’energia elettrica e del gas dovrebbero quindi essere coinvolti i circa 13.000 produttori censiti di elettricità e i 135 distributori, di cui 115 con meno di 20.000 clienti. Nel gas sono 9 gli operatori delle reti nazionali ma 220 quelli della distribuzione, di cui 59 con meno di 5000 clienti. Per questo nell’elaborazione dei decreti at- tuativi sono in discussione degli scaglioni ba- sati sul numero dei clienti, ma sarebbe una soluzione che potrebbe lasciare a rischio le grandi reti alle quali tutti i distributori, piccoli e grandi, sono oggi connessi. Il sistema sarebbe pronto? Poi ci sono da proteggere le infrastrutture di rete – oltre che gli stessi SCADA – che sono migliaia. Nel settore elettrico le sole cabine primarie, collegate all’alta tensione, sono 862, migliaia quelle in media e bassa ten- sione. Nel settore gas le cabine di riduzione sono 6595 e quasi 99.000 i gruppi di ridu- zione. Tutto ciò senza considerare i milioni 77 di contatori elettronici collegati alle reti di te- lelettura, le oltre 20.000 stazioni di servizio dei carburanti (con i loro POS), la logistica del petrolio, il sistema nazionale di raffina- zione e di import/export di prodotti. Sono pronti tutti i soggetti responsabili di queste infrastrutture? È adeguata la loro cultura sulla cyber security ai fini della continuità del servizio? GDPR Analisti dei sistemi di cyber security segna- lano potenziali sovrapposizioni tra quanto disposto dal GDPR e dalla NIS in particolare per la parte legata al mercato retail (gestione dati contatori, fatturazioni, etc.). Da rilevare la significativa diversità nella politica delle sanzioni dei due provvedimenti, considerate le piccole e medie dimensioni di molti de- gli operatori energetici. Appare dunque ne- cessaria una netta ed esplicita separazione dei rispettivi ambiti di applicazione dei due provvedimenti per quanto riguarda il settore energetico.