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zione delle parti pressurizzate, guarnizioni e
sensori dei contatori queste sono in fase di
valutazione in termini di idoneità e sicurezza;
quindi per quanto concerne tenuta, fragilità
e durata, fino al 10% di idrogeno non sono
previsti rischi di permeazione e perdite.
In merito a specifiche tipologie di misuratori –
come appunto gli ultrasuoni, i Coriolis, i misu-
ratori massici e i misuratori termici – l’influen-
za dell’idrogeno può essere rilevante, anche
per percentuali al di sotto del 10%.
Per quanto riguarda invece la verifica degli
impatti legati alla misura della qualità per l’u-
tilizzo di idrogeno, miscelato nel gas naturale
in percentuale variabile, Dimatteo ha eviden-
ziato come i gas cromatografi da processo
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attualmente utilizzati non sono in grado di mi-
surare la percentuale di idrogeno, “sarà per-
tanto necessario studiare e apportare sostan-
ziali modifiche ai gas cromatografi installati”.
Sul mercato internazionale sono comunque
disponibili dispositivi per la misurazione dell’i-
drogeno in miscele di gas naturale e sono
in fase di sviluppo e verifica su impianti piloti
particolari dispositivi per la misurazione supe-
riore al 5%. Gli analizzatori di qualità, che co-
stituiscono le altre tipologie di misuratori uti-
lizzati da Snam, e comunque già sperimentati
a livello internazionale, attualmente non sono
in grado di determinare la percentuale di idro-
geno; sono allo studio le eventualità di ripro-
grammazione di questi dispositivi”.