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CITY LIFE MAGAZINE N.38
essere caricati nel bilancio nazionale già cri-
tico per molti centri di costo.
Proviamo dunque a capire meglio alcune
questioni importanti.
•
Il settore dell’acqua continua a essere
di grande interesse industriale e soprattutto
di grande importanza ambientale. Il settore
industriale consuma oltre 7 miliardi di mc, 18
miliardi sono prelevati nel settore agricoltura
(il 50%), mentre 5 miliardi di mc erogati nelle
reti civile, ma 9 miliardi di mc prelevati, evi-
denziando una grave criticità nelle perdite di
rete, dunque richiamo istituzionale e dell’o-
pinione pubblica sull’emergenza idrica; è
necessario avviare iniziative per ridurre i pre-
lievi di acqua e incentivarne il riutilizzo;
•
La situazione delle infrastrutture idri-
che e della gestione dell’acqua è fortemen-
te critica; per tentare un superamento della
cronica debolezza strutturale sono necessa-
ri ingenti investimenti; il problema principale
non è valutare dove e come reperire queste
risorse, ma individuare le priorità.
Il deficit impiantisco è così caratterizzato: il
4% della popolazione è ancora priva di ade-
guati impianti acquedottistici e il 7% di un
collegamento alla rete fognaria. Sul versante
della depurazione della acque emerge poi un
ritardo drammatico con il 15% della popola-
zione sprovvista di impianti di trattamento (il
21% del carico inquinante): in grave ritardo il
Mezzogiorno.
In Italia il 24% delle condotte di acquedotto
ha un’età superiore ai 50 anni, così come il
27% delle reti fognarie, a fronte di vite utili
regolatorie di 40 anni; il 92% degli interventi
sulle reti idriche non è programmato, avvie-
ne cioè per riparare guasti alle condotte.
Gli investimenti, dopo uno scenario decen-
nale inerziale (30 euro/abitante/anno) hanno