City Life Magazine 38 | Page 13

SMART CITY E SMART LAND sioni, ideali, contrapposizioni, all’interno di credenze uniche. Oggi, invece, sono coloro che governano a dover creare i presupposti affinché il concetto di comunità si delinei e si affermi, non è più il singolo che ha il compi- to di governarla o contemplarne gli interessi. I confini amministrativi non possono essere più confini di pensiero e servizi”. Con questo ambizioso progetto nascono nuove responsabilità, come ha sottolineato Alessandro Russo, Presidente Confservi- zi Cispel Lombardia. “Fin dalla nascita del- le prime industrie – ha dichiarato – il nostro Paese si è differenziato dal resto d’Europa, dal resto del Mondo, grazie ai tanto imita- ti distretti industriali. Gli imprenditori hanno sempre deciso di investire nel nostro Paese, non sulla base del costo del lavoro ma per la funzionalità delle infrastrutture, portando e ricevendo valore. Serve visione, coraggio e un nuovo rapporto tra pubblico e privato. Si 13 tratta di intelligenza e coraggio che potreb- bero dare frutti a medio e lungo termine, con una visione che si protenda verso un arco temporale di almeno 20 anni”. È necessario altresì, trovare risorse econo- miche attraverso l’unione di comuni, indu- strie e utility in grado di partecipare a bandi europei così che i territori possano funge- re da laboratori e trasformarsi in reali Smart Land. “Ciò di cui ha bisogno un territorio per il proprio sviluppo sociale ed economico è la continuità di servizio”, ha dichiarato Ales- sandra Bonetti in rappresentanza di A2A Smart City. “Le criticità maggiori si riscontra- no per l’assenza di una connessione logica, si cerca una soluzione tecnologica per ogni singolo problema. La pubblica amministra- zione deve creare una mappa complessiva di tutti i bisogni con il fine di unire tutti i punti creando le condizioni per reali opportunità di sviluppo. I territori devono aumentare il