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che abbiamo supportato fin dal 2013 (anno di costituzione di Energia
Media) e che parla di un settore pronto per un salto a tutti i livelli e,
soprattutto – almeno ce lo auguriamo – in ogni area del Paese.
In questo contesto non possiamo di nuovo non accennare al tema della
necessità, divenuta ormai obbligo, di manutenere in modo adeguato
il nostro territorio; in un contesto italiano che rischia di parlare più di
degrado che di eccellenze.
Il nostro contributo con Smart Land Italia, format portato in tante aree del
Paese per sensibilizzare sindaci e operatori sul tema, cercheremo di darlo
con sempre maggior professionalità e cura. Ma serve un piano serio che
dovrà certamente coinvolgere i servizi di pubblica utilità e i loro gestori; ma
che, in primis, necessita dell’attenzione di tutti i livelli decisionali insieme a
un diverso modo di pensare anche dei cittadini (pensiamo all’abusivismo
diffuso).
Un piano concertato dove consapevolezza e conoscenza sono al centro
di un percorso culturale che non può che cercare di eliminare alle radici le
storture di un sistema malato.
Digital Utility e processi d’innovazione avranno lo stesso peso di un cambio
di mentalità; e di volontà. Ma senza l’uno forse non ha senso l’altro.