City Life Magazine 35 | Page 65

DIGITAL UTILITY 65 i dati disponibili per migliorare l’erogazione secondo le esigenze”. Se il settore del gas è in piena rivoluzio- ne non si può certo dire che quello legato all’erogazione dei servizi idrici stia con le mani in mano. Un esempio della dinamicità è dato dal li- vello produttivo, tecnologico e organizza- tivo di uno dei colossi delle utility italiane, l’Acquedotto Pugliese, una vera e propria istituzione pubblica per la regione Puglia e non solo. Un’utility che vive dal 1905, che possiede qualcosa come 25mila chi- lometri di reti idriche, cinque potabilizzato- ri, 121 impianti di sollevamento, 300 pozzi di emungimento delle acque e che gesti- sce 184 depuratori. Un colosso dell’acqua che dà lavoro a duemila addetti, produce utili per circa 16 milioni di euro all’anno e che serve quattro milioni di abitanti e 242 comuni. Per una utility di queste dimensioni e con questa estensione il costo dell’energia rappresenta una voce di bilancio impor- tante, così come quello della interconnes- sione dal punto di vista idraulico della rete. “Siamo un sistema complesso – afferma Francesca Portaincasa, direttore dell’Ac- quedotto Pugliese – e per gestire un siste- ma di tali dimensioni in una regione con ridotte risorse idriche occorre soprattutto interconnettere le reti, che rappresenta uno dei punti di forza della nostra socie- tà. Grazie a questa modalità di gestione siamo in grado di spostare grandi quan- tità d’acqua dove più serve e questo lo possiamo fare attraverso la tecnologia, e in particolare il telecontrollo da noi attivo dalla fine degli anni Novanta. Telecontrollo che consente di limitare i danni connessi