City Life Magazine 35 | Page 38

38 CITY LIFE MAGAZINE N.35 O ggi la sfida per i centri storici di tutta Europa consiste nel trovare un modo per preservare la propria identità e specificità, di essere più attrattivi e vivibili, capaci di combinare la conservazio- ne dei valori storici con le necessità contem- poranee. Su queste premesse è stato im- postato il progetto europeo B.h.EN.E.F.I.T., che propone un approccio olistico alla ge- stione dei centri storici, visti come una com- plessa combinazione di aspetti correlati, dalla manutenzione quotidiana legata alla conservazione e alla valorizzazione del pa- trimonio storico, alla vivibilità sociale e fisica dell’ambiente fino alla gestione economica degli interventi. Uno dei punti cardini del progetto è passa- re da una visione per cui si interviene su un edificio o uno spazio quando c’è un “gua- sto”, a una manutenzione ordinaria attenta e costante. Questo è in linea con l’evoluzione del concetto di restauro in Italia: non più un evento o un “tema per architetti, giocato sul grado di trasformazione della preesistenza” ma un processo di lungo periodo, che salva- guarda anche la conservazione materiale e vede il bene inserito nel territorio circostante (Della Torre, 2010). Giovanni Urbani, Direttore dell’Istituto Cen- trale del Restauro dal 1973 al 1983, ha affer- mato che “Restaurare significa conservare. Si restaura tutto ciò che non è stato conser- vato e protetto”. Secondo Urbani i migliori restauri sono quelli mai eseguiti e l’attività di prevenzione, che definì “conservazione pro- grammata”, deve diventare prassi generaliz- zata così che non si debba mai ricorrere al restauro (termine con il quale lui si riferiva al ripristino formale). A partire da Urbani è stata messa a punto la procedura chiamata “con-