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CITY LIFE MAGAZINE N.33
• debbano la loro intelligenza sia alla ca-
pacità di utilizzare le infrastrutture esistenti
sia a quella d’integrare le tecnologie per lo
sviluppo di nuovi servizi oltre a quella prin-
cipale di strutturarsi per poter disporre in
forma omogenea e standardizzata dei dati
d’identità e consumo delle loro infrastruttu-
re e servizi, valutandone di conseguenza le
criticità, prestazioni in funzione delle effettive
esigenze dei cittadini, del contesto territoria-
le, del mercato e del momento storico;
• abbiano quale substrato tecnologico
ideale quello delle piattaforme ICT d’integra-
zione dei servizi urbani eterogenei in grado di
garantire l’interoperabilità dei dati vale a dire
la capacità di due o più reti, sistemi, dispo-
sitivi, applicazioni o componenti di scambia-
re informazioni, secondo sequenze ‘richie-
sta-risposta’ concordate, condividendone
il significato, e di usarle in modo semplice,
sicuro ed efficace, minimizzando gli incon-
venienti per l’utente (NIST 2010). Due servizi
possono essere considerati integrati se av-
viene tra loro uno scambio di dati (in tem-
po reale) in modo che almeno uno dei due
servizi possa ottenere prestazioni significati-
vamente migliori. È l’architettura piattaforma
urbana aperta. Il secondo tipo di architettura
è più articolato e si basa sul principio che
diverse città (e relativi stakeholder) utilizzino
lo stesso standard. Questa architettura, di
piattaforma Smart City interoperabile apre
la strada al reale mercato dei se