City Life Magazine 33 | Page 44

44 CITY LIFE MAGAZINE N.33 sul territorio. Attualmente siamo in una fase in cui vi sono attività più evolute, per esem- pio quelle relative alla video sorveglianza, il cui utilizzo è ormai diffuso in ogni comu- ne. È chiaro che occorrerà poi porre molta attenzione alla corretta gestione di questi strumenti; nel caso citato posso riempire il comune di videocamere, ma senza una cor- retta gestione dell’enorme quantità di im- magini prodotte diventa tutto difficile se non inutile. Altri utilizzi tipo l’illuminazione adatti- va, ovvero l’innalzamento o l’abbassamento del livello di luce a seconda delle condizio- ni di traffico e di luminosità naturale sono in fase di sperimentazione, direi quasi giunta a maturazione. La mobilità elettrica alimentata dal palo è invece, in base alla mia esperien- za, ancora in fase di sperimentazione. Si parla diffusamente di raccolta dati e di data management per arrivare a scel- te anche di taglio strategico. Da questo punto di vista un affiancamento ai co- muni è già possibile o i tempi non sono ancora maturi per parlare di big data ai vostri interlocutori pubblici? Ci troviamo a metà del percorso, nel senso che oggi siamo in grado di raccogliere una quantità enorme di dati ma quello che an- cora manca è la capacità di aggregazione di questi dati che dovrebbero essere finaliz- zati a supportare e orientare le decisioni del- le pubbliche amministrazioni. Il nostro ruolo deve essere quello di consulenti in grado di dare un indirizzo partendo da una base cer- ta di dati che supportino le decisioni finali. Il fatto che oggi vi siano più piattafor- me per il monitoraggio di una serie di servizi e che a volte queste piattaforme