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econdo molti studi, a partire dal
2020 potremmo vedere un numero
crescente di auto senza conducente
umano alla guida. Si tratta delle cosid-
dette “driverless car”, su cui si è cominciato a
discutere da qualche tempo. In questa sede
vorremmo fornire qualche spunto relativo a
una delle più importanti questioni collaterali
collegata alle auto senza guidatore, ovvero alle
problematiche di responsabilità di tali veicoli e
alla loro considerazione da parte del legisla-
tore.
Come è logico pensare, stante la novità della
tecnologia, il codice della strada della maggior
parte dei Paesi del mondo non contiene norme
in materia di auto senza guidatore, o di veicoli
a guida assistita, ovvero dotati di sensori
e di sistemi di controllo che permettano di
implementare azioni in maniera automatica o
semiautomatica, come ad esempio il mante-
nimento della distanza di sicurezza, la frenata
di emergenza, e così via. È quindi ragionevole
ipotizzare la nascita di un dibattito che porti,
come risultato finale, alla redazione di leggi
che prendano in considerazione questo nuovo
scenario prospettato dalla tecnologia, come
del resto si è cominciato a fare con i robot
proprio in questi ultimi tempi.
Negli USA, norme riguardanti le driverless car
sono state emanate in sette stati: Nevada,
California, Florida, Michigan, Hawaii, Washin-
gton e Tennessee. Fra questi, il Nevada è
però l’unico che ha approvato una legge che
autorizza l’uso legale di auto senza guidatore
su strade pubbliche. Tale autorizzazione è
tuttavia sottoposta a vincoli ben precisi: innan-
zitutto l’azienda titolare del prototipo deve
dimostrare che esso ha già percorso diecimila
miglia senza pilota su piste e strade private;
inoltre, deve essere redatto un registro, che
certifichi il comportamento del veicolo, eviden-
ziando eventuali incidenti o malfunzionamenti
e descrivendo il funzionamento dell’auto nelle
diverse condizioni metereologiche. Il Depart-
ment of Motor Vehicles analizza tale registro e
concede la licenza oppure no. Va detto che il
Nevada, con i suoi vasti deserti e la sua bassis-
sima densità di popolazione, risulta indubbia-
mente un ambiente favorevole per la circola-
zione di auto senza guidatore. La situazione in
Europa, continente ad alta densità abitativa, è
ben diversa.
Cominciamo dall’Italia. Nel nostro Paese non
esistono leggi che riguardano le driverless cars
e il Ministero dei Trasporti sta ancora studiando
le possibili modifiche al Codice della Strada, a
cominciare dall’art. 46 che definisce i veicoli
come “tutte le macchine di qualsiasi specie,
che circolano sulle strade guidate dall’uomo”.
Nell’Europa Settentrionale la legislazione è
a uno stato più avanzato rispetto all’Italia. Il
primo Paese europeo a prendere in conside-
razione, da un punto di vista legislativo, le auto
senza guidatore, è stato il Regno Unito: in Gran
Bretagna le driverless car possono circolare, in
via sperimentale, dall’inizio del 2015. Anche in
Svezia vi sono norme sperimentali che regola-
mentano la guida autonoma.
Oltre al codice della strada, anche nel settore
assicurativo le principali compagnie stanno