City Life Magazine 26 | Page 12

12 CITY LIFE MAGAZINE N.26 UN RISCHIO CHE COSTA Il Rapporto Clusit 2016 stima il costo medio per le aziende italiane di incidenti cyber in un miliardo e 980 milioni di euro, con un aumento rispetto al 2012 del 70%. I dieci settori più colpiti sono finanza, farmaceutica, consumer, industria, servizi, tecnologia, comunicazione, trasporti, media, retail, turismo e, infine, pubblica amministrazione. A livello mondiale, la spesa per la cyber security ammonta a 70 miliardi dollari Usa, mentre il danno, sempre a livello globale, è di 500 miliardi di dollari. Per l’Italia si conferma la tendenza all’aumento degli attacchi definiti gravi e di dominio pubblico: negli ultimi cinque anni, infatti (i dati Clusit sono del Rapporto 2015, quindi riferiti all’anno precedente; nda), ne sono stati analizzati 1.012, contro gli 873 del 2014 (+14%). Firewall-router della famiglia mGuard di Phoenix Contact. I prodotti mGuard hanno una custodia in metallo e il range di temperatura nel quale possono operare va da meno 20° a più 60°C. È presente uno slot per schede SD sulle quali è possibile salvare le configurazioni desiderate. I diversi modelli offrono da 2 fino a 250 tunnel Vpn (tramite l’utilizzo di una licenza supplementare) e un firewall per la protezione delle macchine I RISCHI E LE CONTROMISURE Il rischio informatico riguarda anche il settore industriale. Di questo importante segmento di mercato si è discusso di recente in un convegno dal titolo “Cyber Security nell’automazione industriale”, promosso da Phoenix Contact, società internazionale di componentistica elettronica e di soluzioni e sistemi di ingegneria elettronica e di automazione industriale, in collaborazione con Lutech, società di consulenza in ambito Ict, e di Clusit. “I nuovi paradigmi di Industry 4.0 o Smart Factory stanno mutando il modo di produrre – ha affermato Roberto Falaschi, direttore sales & marketing di Phoenix Contact –. La mass customization e le tecnologie abilitanti, che semplificheranno sempre più i processi e la gestione della produzione attraverso l’integrazione informatica, rappresentano le vere novità odierne. Cambierà anche il modo di produrre e di consumare energia. Cambierà radicalmente il modo di lavorare, a distanza e basato su piattaforme collaborative. Sta cambiando il modo in cui comunichiamo e ci relazioniamo: in pochi anni la smart technology ha cambiato le nostre abitudini. Con lo sviluppo dell’IoT questa tendenza si consoliderà ancora di più. Allo stesso tempo, la realtà