EDITORIALE
È
indubbio che siamo nel “pallone”, lo siamo grazie ai
Campionati Europei di calcio che alla fine sono stati
un’occasione di riscatto e di orgoglio tutto italiano; a causa
del Brexit, le cui conseguenze nessuno è veramente in
grado di prevedere; per i continui drammatici attentati che
stanno insanguinando mezzo mondo; più semplicemente per
l’incapacità o dalla difficoltà di creare la giunta di governo
a Roma; per la decisione di rifare le elezioni presidenziali in
Austria e per la battaglia, che sarà forse all’ultimo voto, per le
presidenziali americane. Certo questi sono solo alcuni esempi,
dello stato confusionale che ci circonda. La complessità del
mondo sta portando al caos, all’incapacità di guardare avanti
con forza e metodo. Questo deve preoccuparci, farci uscire
dal torpore del nostro sano quanto colpevole egoismo, per
cercare soluzioni diverse che riportino al centro l’attenzione
verso il futuro. Dalle pagine di questo magazine cerchiamo
sempre di dare una visione di quello che è e che potrà essere
la vita nelle nostre città. Uno sguardo spesso positivo,
talvolta preoccupato, ma che è sempre e comunque rivolto
avanti, verso un domani portatore di cambiamenti che
devono essere miglioramenti. Eppure sono sempre le notizie
negative che catturano l’attenzione e che trovano lo spazio
maggiore nei giornali di tutto il mondo. Siamo attratti dal
negativo più che dal positivo. Non lasciamo che la nostra
testa vada nel “pallone”, ma cerchiamo di usarla in modo
critico e costruttivo, solo così forse, tanti piccoli e grandi
problemi, troveranno una soluzione.
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