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tica degli edifici non si fermano alle nuove
norme fissate da alcune regioni. Il 26 giugno
scorso, infatti, il ministero dello Sviluppo
economico ha varato tre importanti decreti
sull’efficienza energetica in edilizia, poi
pubblicati in Gazzetta il 15 luglio. I tre provvedimenti, entrati in vigore il 1° ottobre,
riportano i documenti attuativi della legge
90 del 2013 di recepimento della direttiva
europea 31 del 2010. I decreti tracciano la
strada che dovrà seguire l’edilizia italiana
per il prossimo periodo, in funzione degli
obiettivi europei riassunti nel Climate action
package: riduzione del 20% dei gas serra;
riduzione dei consumi energetici del 20%;
aumento del 20% del fabbisogno energetico
da energia rinnovabile. I provvedimenti del
ministero dello Sviluppo economico stabiliscono anche le regole, uniche in tutta Italia,
per la certificazione energetica degli edifici,
dell’attestazione di prestazione energetica
degli immobili e per la compilazione della
relazione tecnica di progetto ai fini dell’applicazione delle prescrizioni, anch’esse uniche
su tutto il territorio nazionale. Infine, fissano
i requisiti minimi di prestazione energetica in
vista degli edifici a energia quasi zero.
PANZEB:
IN CORSO LA CONSULTAZIONE
A metà novembre dello scorso anno, i ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente hanno dato il via alla consultazione
pubblica di due differenti strategie energetiche: la prima, per la riqualificazione energetica del parco immobiliare (Strepin), la
seconda relativa al Piano per l’incremento
degli edifici a energia quasi zero (Panzeb).
Due azioni che costituiscono – a detta degli
estensori dei piani – obiettivi prioritari per
il nostro Paese. In vista del 2021, il Piano
d’azione nazionale per incrementare gli
edifici Nzeb, che dovrà essere approvato
con un decreto interministeriale, traccia gli
orientamenti e le linee di sviluppo nazionali per incrementarne il numero attraverso
forme di regolazione e incentivazione. Il
documento, elaborato da un gruppo di