City Life Magazine 20 | Page 60

60 CITY LIFE MAGAZINE N.20 nel 2000, lo storico economista francese Jean Jacques Rosa ci offre una chiave interpretativa assai interessante di un fenomeno che ha tutta l’apparenza della ciclicità. Egli sostiene che le forme organizzative che l’umanità si da, sia in ambito economico che politico, continuano a oscillare tra modelli in cui domina la gerarchia, fortemente centralizzati, e modelli in cui domina lo scambio, fortemente decentralizzati. Esempi della prima forma in ambito economico sono rappresentati dalle grandi fabbriche della seconda rivoluzione industriale ove la verticalizzazione e la ricerca dell’economia di scala guidavano le scelte. Esempi della seconda sono rappresentati dal distretto prima dei cappelli di paglia e poi della maglieria a Carpi piuttosto che dall’industria dei fucili di Birmingham a metà dell’ottocento. Cito dalla traduzione italiana del libro di Rosa: “L’industria locale delle armi leggere, a quel tempo la più avanzata al mondo, funzionava nel modo seguente: 5800 lavoratori erano dediti a questa attività, la maggior parte di loro viveva in un piccolo quartiere nei pressi della chiesa di Santa Maria. Questo gruppo comprendeva un gran numero di artigiani specializzati in un settore ben preciso della fabbricazione e comportava frequenti scambi di pezzi da una piccola bottega all’altra. (…) Il maestro armiere – l’imprenditore – possedeva generalmente un magazzino nel quale stoccava i pezzi acquistati dai diversi specialisti e li faceva assemblare dagli artigiani montatori.” Del resto l’industria dell’automobile odierna assomiglia molto alla Birmingham di metà ottocento, solo che al posto del quartiere di Santa Maria vi è il mondo intero. Ma qual è la forza dominante che spinge il pendolo ora verso l’una ora verso l’altra forma organizzativa? Rosa sostiene che ciò che conta è il rapporto tra quantità e costo dell’informazione e quantità dei beni prodotti dall’economia. Ogni mutamento tecnologico che aumenta tale rapporto porta verso strutture decentralizzate. E non vi è dubbio che in questo momento siamo in una fase in cui questo rapporto è crescente, spinto dai Big Data, dall’Internet of Things, dai Social Network, dalle piattaforme di comunicazione e di co-working.