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CITY LIFE MAGAZINE N.20
La difficoltà di questa fase non sta tanto
nell’operazione di demolizione e ripristino
dei terreni occupati dalle decine di padiglioni utilizzati nei sei mesi della kermesse
milanese, che è già operazione ricca di sorprese, ma il difficile è immaginare una serie
di funzioni, temporanee ma significative, nel
periodo che ci separa dalla trasformazione
definitiva dell’area. In altre parole, la difficoltà sta nel cosa insediare in attesa che
l’università Statale di Milano crei il campus
delle facoltà scientifiche, che Assolombarda
insedi le sue imprese innovative e che l’Istituto italiano di tecnologia di Genova insedi il
suo Human Technopole.
Il dismantling e il fast post
City Life Magazine, in anteprima, è in grado
di raccontare lo stato dell’arte della seconda e della terza fase dell’operazione, cioè
della demolizione dei padiglioni (dismantling) e della fase di riutilizzo temporaneo
dell’area e degli immobili ancora in piedi
(fast post).
Alla metà del marzo scorso risultavano interamente demoliti 19 padiglioni; per 14
di essi i lavori di smantellamento erano già
all’80 per cento; per 21 le operazioni di dismantling erano a poco più del 60 per cento, mentre 19 padiglioni sono ancora intatti,
così come erano stati lasciati il 31 ottobre
scorso. Vi è poi un certo numero di padiglioni, 17 per l’esattezza, la cui situazione
è stata congelata in attesa delle decisioni
legate al fast post.
Ma vediamo ancor più in dettaglio come
stanno le cose. Hanno ormai concluso le
operazioni di rilascio delle aree le rappresentanze di Repubblica Ceca, Bielorussia,
Malesia, Thailandia, Uruguay, Colombia,
Olanda, Slovacchia, Iran, Israele, Austria,
Monaco e Spagna, oltre a quelle di società
private come Rcs, Moretti, Franciacorta,
Algida, Usa Food Truck e piazzetta Qatar.
A poco più dell’80 per cento dei lavori di
smantellamento sono i padiglioni di Save
The Children, Corea del Sud, Lituania, Cina,
Germania, Ecuador, Svizzera, Kuwait, Tur-
Il padiglione progettato da Norman Foster
verrà rimontato negli Emirati arabi uniti