CITY LIFE MAGAZINE
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La sostenibilità di Expo
Un esempio per i grandi eventi
Pietro Mezzi
M
ilano batte Londra. Non è l’esito dello scontro tra le due
metropoli, bensì la sintesi del confronto tra l’Esposizione
universale di Milano del 2015 e i Giochi Olimpici di Londra
del 2012. Expo vs Olimpiadi. E la materia del contendere è la
sostenibilità delle due manifestazioni internazionali. Milano due,
Londra zero: questo, almeno, il risultato in base ai dati diffusi
di recente dagli organizzatori dell’evento milanese. Dati che
collocano il semestre espositivo milanese in cima alla classifica
dei grandi eventi più attenti all’ambiente. Due, più di altri, sono
i numeri che qualificano l’Expo milanese rispetto ai Giochi
londinesi: il numero di certificazioni sulla gestione ambientale
dell’evento: due per Milano, una sola per la capitale britannica,
la percentuale di raccolta differenziata: 67% all’interno del sito
che ha ospitato l’Esposizione, 62% in quello dei giochi olimpici.
Due a zero, insomma.
Ma vediamo più da vicino il complesso delle informazioni
ambientali della manifestazione milanese. Verde, acqua,
energia, illuminazione, eco-building, materiali ecologici, mobilità
e compensazioni delle emissioni di CO2, raccolta differenziata
e riciclo dei materiali: sono questi i temi presi in considerazione
nell’analisi delle prestazioni ambientali dell’esposizione
universale.
Partiamo dalle certificazioni ambientali, che hanno misurato,
grazie al lavoro di soggetti terzi, la qualità delle soluzioni di
sostenibilità attuate da Expo. Si è partiti dalla certificazione
di conformità allo standard internazionale Iso 20121/2012
del sistema di gestione della sostenibilità dell’evento, nel
periodo compreso tra dicembre 2014 e luglio 2015 (l’ente di
certificazione era Dnv Gl), per approdare alla certificazione
Iso 14064/2006 relativa agli inventari delle emissioni di CO2
dal 2012 all’ottobre 2015 (sempre Dnv Gl l’ente certificatore),
la certificazione Leed (New construction), che ha raggiunto il
livello Platinum per la cascina Triulza (l’ente certificatore era
Gbc Usa) e, infine, la certificabilità Leed (Nd) di Icmq, del
progetto piastra e sito per gli anni 2013, 2014 e 2015.