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CITY LIFE MAGAZINE N.19
Se lo si guarda nell’ottica europea di
rilancio del settore manifatturiero questo è
indubbiamente il comparto più interessante,
dove i concetti di Smart Factory o Industria
4.0 risultano di fondamentale importanza.
In questo contesto è vitale per le aziende
sviluppare aspetti quali l’innovazione di
processo e di prodotto, la digitalizzazione
attraverso l’uso di tecnologie abilitanti
proveniente dal mondo dell’elettronica
e dell’Information Technology, insieme
all’automazione dei processi in ottica di
ottimizzazione della produzione e rilancio
della propria economia e competizione.
L’indagine è penetrata all’interno del settore
per scoprirne i fabbisogni tecnologici e le
esigenze attuali con l’obiettivo di valorizzare
le esigenze e le esperienze nel campo
dell’automazione industriale nelle fasi di
progettazione, simulazione e fabbricazione.
Successivamente si è proceduto a mettere
in risalto le soluzioni richieste ed applicate
per l’automazione dei processi per
mezzo dell’integrazione tra le tecnologie
meccaniche, elettroniche ed informatiche
indagando i modi di uso e le esigenze
nel settore del controllo del processo
produttivo.
Non da ultimo si è cercato di dare il
giusto valore allo sviluppo e la richiesta
di nuovi prodotti meccatronici intesi
soprattutto come nuova possibilità
d’impiego di conoscenze di progettazione
interdisciplinari e integrate.
La prima fase della ricerca ha puntato la
lente sui bilanci individuando i settori e i
prodotti caratteristici del territorio, facendo
subito emergere una profonda differenza tra
le tre province che si caratterizzano per la
loro differente vocazione.
Tra tutti gli aspetti quello che colpisce di più
è il tema delle spese in R&D delle aziende.
Ed è questo forse il primo elemento di
dissonanza particolarmente significativo.
Non si può fare Innovazione senza una
giusta dose di Ricerca. Il passaggio dal
laboratorio alla produzione è l’elemento
chiave: in questo contesto la ricerca
pura corre, manca però l’applicazione
in azienda. Si possono fare progressi
importanti a livello di tecnologie, ma poi
la ricerca aziendale è quella che deve
coniugare le tecnologie abilitanti con le
esigenze della produzione.
Questo è spesso un indicatore della
capacità di far fronte a un mercato che
si sta evolvendo verso direzioni sempre
diverse, ma nello stesso tempo indica
un forte tessuto di lavorazioni e prodotti
tradizionali.
Delle aziende del campione, solo il 25%
del totale dichiarano di sostenere spese in
Ricerca & Sviluppo, mentre il restante 75%
non presenta un reparto ricerca e sviluppo
o non investe fondi per queste finalità.
La seconda parte del lavoro è stata la
raccolta di dati su un campione di 570
aziende suddivise sui tre territori.
Dall’analisi dei questionari, il quadro che
ne emerge è quello di un’imprenditoria
fortemente consapevole della necessità
di innovare i propri processi produttivi e i
propri prodotti, ma nello stesso tempo non
in grado di raccogliere le sfide per attuare
la trasformazione all’interno delle proprie
aziende.
Quando è stato chiesto quanto l’azienda
senta l’impatto che l’Industria 4.0 porta
con sé in termini di trasformazione digitale,
circa il 70% del campione sostiene di
non averne percepito l’influenza, mentre
solo il 13% dichiara di sentire gli effetti di
questa trasformazione in maniera elevata o
sostanziale.