38
CITY LIFE MAGAZINE N.18
Per quanto riguarda il quadro ambientale, nel 2050 i livelli
di diossido di zolfo e di monossido di azoto si alzeranno
rispettivamente del 90% e del 50%, causando piogge
acide, smog e fuliggine. A ciò conseguirà un innalzamento
di circa due metri del livello del mare, che costringerà
milioni di persone ad abbandonare le proprie abitazioni
sulla costa. In pericolo non saranno però i soli esseri
umani, ma anche le creature marine: circa il 40% dei pesci
scomparirà dagli oceani assieme alle barriere coralline.
Il 60% dei principali ecosistemi sarà a rischio e i fenomeni
climatici estremi saranno più frequenti, mettendo così a
rischio 1,6 miliardi di persone. Anche il quadro sociale
non è dei più rassicuranti: nel 2050 saremo 9 miliardi di
persone, di cui circa 3 miliardi saranno destinate a vivere in
povertà, all’interno di baraccopoli e 3,5 milioni moriranno a
causa dell’eccessivo inquinamento dell’aria.
Il 70% della popolazione vivrà in aeree urbane e
saranno circa 200 milioni i “rifugiati climatici”, a causa
dell’eccessivo aumento di temperatura previsto. Tutto
questo avrà conseguenze anche sul livello economico: il
costo per adattarsi a una temperatura media più alta di
2° oscillerà infatti tra i 70 e 100 miliardi di dollari. Ci sarà
inoltre una maggiore richiesta energetica, di cui l’81%
sarà fossile, e la scarsità dell’acqua minaccerà il 52%
della popolazione. Infine, a causa di un incremento delle
terre arabili pari solo al 5%, la produzione di cibo dovrà