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16 CITY LIFE MAGAZINE N.17 MILANO CAPITALE DEL CAR SHARING Milano, secondo i dati diffusi dalla Fondazione, è oggi la capitale indiscussa del car sharing con l’80 per cento del mercato dell’auto condivisa. La crescita esponenziale dell’utilizzo dell’auto in condivisione è dovuta soprattutto alle soluzioni “free float”, modalità grazie alla quale le auto, invece di avere una postazione di parcheggio fissa, possono essere prese e riconsegnate ovunque all’interno di un’area predeterminata. Le due più note realtà di questo settore sono Car2Go ed Enjoy (presenti a Milano, Roma, Firenze e Torino), per un totale di quasi 4 mila auto in condivisione e rispettivamente 180 mila e 270 mila utenti iscritti. Ma il car sharing arriva in molti altri comuni come testimoniano i dati di Iniziativa Car Sharing, promossa dal ministero dell’Ambiente. L’auto condivisa comunale con postazioni fisse di parcheggio è presente, infatti, in 12 città (Bologna, Brescia, Firenze, Genova e Savona, Milano, Padova, Palermo, Parma, Roma, Torino, Venezia) con 666 auto e un totale di circa 27 mila utilizzatori. Ci sono anche progetti su base regionale, come e-Vai, il servizio di car sharing a prevalenza elettrico che si estende a tutta la regione Lombardia e utilizza oltre 100 auto elettriche con 31 mila iscritti. Da luglio poi, sempre a Milano, per chi non rinuncia alle due ruote ha preso il via un servizio di scooter sharing che dispone di 150 mezzi. VA FORTE LA BICI CONDIVISA Milano ama anche la bicicletta. Con oltre 40 mila iscritti, 280 stazioni di prelievo e deposito (oltre 14 mila prelievi al giorno), convenzioni con i mezzi pubblici e l’arrivo di una app che calcola il risparmio di CO2 e le calorie consumate lungo il tragitto su due ruote, Bike-Mi, il bike sharing del capoluogo lombardo, si posiziona ai primi posti in Europa per i suoi servizi. Un bike sharing capillare con stazioni di prelievo e deposito ogni 200-300 metri, in grado di soddisfare le esigenze di tutti i cicloamatori che desiderano utilizzare la bici come mezzo alternativo in città. Per le bici a pedalata assistita c’è un software che indica la percentuale di carica residua. Una volta raggiunto il 50% di batteria, uno staff tecnico la sostituisce sul posto.