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CITY LIFE MAGAZINE N.15
Smart City in contraddizione,
i nodi vengono al pettine
Giulia Fermani
Cosa succede quando ci si trova a interrogarsi
se sia più opportuno seguire il buon senso o le
regole imposte
A
chi non è capitato, viaggiando su e giù
per l’Italia d’imbattersi in una segnaletica
stradale sui limiti di velocità che più che
indirizzarci verso una marcia sicura finisce
con il confonderci le idee? Si, perché i
cartelli indicanti la velocità a cui attenersi si
rincorrono per tutte le strade del Bel Paese
portandoci a guidare come se fossimo
in fuga da un manicomio, con passaggi
repentini da 30 a 70 km/h, salendo fino a
90 km/h per poi tornare a 50 km/h senza
motivo apparente, se non quello di rispettare
i limiti imposti onde evitare di incorrere in
costose sanzioni. Se non vi siete mai accorti
dell’incoerenza dei limiti di velocità i casi
sono due: o siete estremamente prudenti o
incredibilmente distratti.