City Life Magazine 14 | Page 31

ARTICOLI S mart Cities e orti urbani sembrano essere un tema ricorrente della “rivoluzione verde” che ha progressivamente contagiato differenti realtà metropolitane di tutto il mondo e potrebbe essere un modo nuovo e sostenibile di recupero di aree urbane dismesse, di lotta e adattamento ai cambiamenti climatici e di ecopartecipazione sociale nelle nostre città italiane. Parlare di orti urbani vuol dire valorizzare un mezzo alternativo di gestione della città in grado di formare una consapevolezza civica ecosostenibile che lega efficienza energetica, uso di fonti rinnovabili e gestione delle risorse primarie. Oggi giorno gli orti urbani sono diventati una presenza non indifferente nelle città: solo in Italia, secondo la Coldiretti, si è raggiunto il record di 3,3 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale divisi in piccoli appezzamenti e adibiti alla coltivazione a uso domestico, all’impianto di orti e al giardinaggio ricreativo. Sulla base dei dati Istat si evidenzia, infatti, che nel 2013 gli orti urbani in Italia sono addirittura triplicati rispetto al 2011. La trasformazione di aree dismesse in spazi utili alla comunità in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini anche attraverso 31 l’agricoltura urbana contribuisce a riqualificare e proiettare un’area urbana verso una smart city. In parallelo al concetto di orto urbano si sta sempre più affermando la presenza di orti verticali, cosiddette vertical farms; che rappresentano una evoluzione degli orti urbani progettati anche per soluzioni indoor e fruibili sia per il singolo cittadino, sia a livello industriale. L’agricoltura verticale può essere definita genericamente come un sistema di commercio agricolo grazie al quale piante, funghi, piccoli animali e altre forme di vita sono coltivate per cibo, carburante, fibre e altre forme di prodotti e servizi in modo artificiale secondo una geometria a colonne verticali. Questo sistema applicabile in aree con forte urbanizzazione permette di avere un risparmio netto di spazio, vitale nelle nuove città metropolitane, oltre alla possibilità di realizzare un’agricoltura in ambiente chiuso, anche in assenza di luce naturale, con meno scarti e meno uso di inquinanti. In un’epoca in cui il cibo sta diventando un elemento centrale per l’aumento repentino della popolazione mondiale e il conseguente trend di inurbamento; i costi