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Energia dal mare:
affidabilità e bassi costi
per la turbina Nova 30
Nova 30 è una turbina che sfrutta l’energia
delle maree nel luogo che detiene il primato mondiale per moto ondoso, la Scozia. In
particolare si tratta dell’isola di Yell, nelle isole Shetland. La turbina produce elettricità
necessaria per 30 abitazioni del posto, una
ghiacciaia e una piccola area industriale.
Il progetto è di Nova Innovation ed è il modello di turbina adottato è Nova 30 Tidal Turbin
che vanta una potenza di 30 kW ed è ancorata a una profondità di circa 100 metri, produce energia grazie a un collegamento sottomarino con un generatore, che trasmette
l’elettricità alla terraferma.
Il progetto è totalmente di proprietà della comunità isolana ed è finanziato da fondi provenienti dalla stessa comunità, oltre che ad una
concessione dello Shetland Islands Council e
una del Governo scozzese.
Nova 30 è la prima turbina di design sviluppata da Nova Innovation ed è stata installata
per la prima volta nello stretto di Bluemull
Sound all’inizio del 2014.
Il design si è basato su due scelte fondamentali: affidabilità e costi minimi di ciclo della vita.
Il prodotto è nato dalla fabbricazione di un
prototipo scala 1 a 10 (nel 2010), attraverso
prove in vasca e poi in mare, per il corretto
funzionamento della grid che connette Nova
30 all’isola.
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Volo sostenibile
da Helsinki
a New York
Durante il vertice sul clima delle Nazioni Unite,
è decollato da Helsinki un Airbus A330, alimentato con carburante ecosostenibile, con
meta New York.
La compagnia aerea la Finnair e il carburante, prodotto in parte da olio da cucina riciclato recuperato dai ristoranti è stato fornito da
SkyNRG Nordic, una joint venture tra SkyNRG e Statoil Aviation.
Se si pensa che l’inquinamento maggiore portato da una compagnia aerea è dato
dall’emissione di C02 in volo e che il traffico
aereo contribuisce per il 2% alle emissioni totali di gas serra, si capisce che l’utilizzo di un
biocarburante potrebbe incidere in modo significativo sulle emissioni, oltre che sull’effetto serra. Proprio per questo è stata scelta la
concomitanza con il vertice ONU sul clima; si
parla di cambiamenti climatici e di come affrontarli e per questo Finnair ha voluto evidenziare i benefici dell’adozione di biocarburanti
nel settore dell’aviazione.
La compagnia aerea – che insieme ai partner
sta pensando di istituire un centro di biocarburanti all’aeroporto di Helsinki – vorrebbe
spingere all’utilizzo di biocarburanti da fonti
che non siano in concorrenza con la produzione alimentare né arrechino danni alla biodiversità.
Il problema che permane, almeno per ora,
sembra essere il costo del biocarburante per
aviazione, che attualmente costa più del doppio del convenzionale ed è quindi troppo caro
per un utilizzo quotidiano.