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il risparmio per le “bollette” del Comune,
i cambiamenti introdotti dagli smart poles
si vedranno nella vita di tutti i giorni. Si
rifletta come, da solo, il nuovo sistema di
illuminazione consentirà di accendere la
grande bellezza di Roma, dal centro alle
periferie, dando nuova luce a monumenti,
piazze e strade, anche attraverso l’utilizzo
di sperimentazioni creative e accensioni
speciali legate a particolari eventi. Anche
da questo ci aspettiamo una risposta molto
positiva.
Tuttavia, sembra che la giunta Marino
sia affetta da una problematica di messa
a fuoco, in quanto si proietta verso
grandi orizzonti, però poi va in affanno
su questioni più immediate e concrete,
come per esempio le piogge alluvionali
che hanno messo in ginocchio la città.
Si renderebbero allora necessari tutta
una serie di interventi sul territorio per
poter ammodernare la città e renderla
fruibile in ogni condizione. Non potrebbe
essere l’occasione giusta per effettuare
investimenti che risolvendo i problemi a
pronti, proiettino la città in chiave smart?
L’approccio innovativo è essenziale in
quel mondo “hardware” rappresentato
dalle opere pubbliche e dagli interventi
che hanno un impatto di peso sul sistema
urbano. Nel corso di quest’anno abbiamo
potuto renderci conto di quanto Roma,
dal punto di vista infrastrutturale, presenti
delle gravi carenze. Molti degli allagamenti
che si sono verificati nel corso degli ultimi
mesi sono dovuti al fatto che la rete di
smaltimento delle acque meteoriche è stata
costruita nei diversi momenti di sviluppo,
spesso irregolare, della città nel corso
del ‘900, e tarata su picchi trentennali di
precipitazioni che ciascuna delle “flash
storm” che si sono abbattute su Roma
in questi mesi è in grado di sorpassare
abbondantemente. Abbiamo risposto alle
esigenze strutturali di Roma fin dall’inizio
del nostro mandato con l’innovazione e
con il supporto delle tecnologie digitali.