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CITY LIFE MAGAZINE N.9
Un esempio su tutti è rappresentato dai
software City Profiler, creati per fornire ai
Comuni un supporto nella gestione degli
impianti e nella programmazione degli
interventi di riqualificazione energetica.
Il primo software, creato nel 2012 e
inviato a tutte le amministrazioni italiane,
permette di ottenere una prima stima dei
possibili risparmi energetici e di favorire una
diffusione della cultura sull’argomento.
Questo programma – spiega Angelo
Di Gregorio, direttore di CRIET
dell’Università Milano Bicocca –
consente agli amministratori locali di
prendere coscienza di una tematica di
cui, normalmente, possiedono soltanto
nozioni generali. Il software si compone
di 5 sezioni (pianificazione e acquisizione,
riqualificazione elettrica, riqualificazione
illuminotecnica, stima dei costi annuali,
stima dei risparmi) che consentono di
ottenere una prima stima dei costi associati
agli interventi di riqualificazione, nonché
di valutare i benefici ai quali è possibile
pervenire al termine del percorso di
efficientamento. Al fine di favorire l’utilizzo
corretto del software sono state previste
anche Giornate di Studio Lumière con le
amministrazioni locali. A fronte di questo
software basato su parametri sintetici, con
un margine di errore che si aggira intorno
al 15/20 per cento, nel corso del 2013 ne è
stato sviluppato un secondo più operativo.
Un programma che prevede l’upload del
file di censimento, la sua integrazione con
i dati del Piano della luce e un confronto
con il progetto definitivo per calcolare oltre
ai risparmi energetici e manutentivi, anche
l’investimento necessario l’esecuzione dei
lavori di riqualificazione ed efficientamento
della rete di pubblica illuminazione.
Per la piena operatività del software
occorre ora giungere alla definizione degli
standard, che non possono essere scelti
unilateralmente dal mondo accademico o
dall’ENEA, ma che dovranno emergere dalla
condivisione delle informazioni con tutti gli
operatori del settore.