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CITY LIFE MAGAZINE N.9
Posto l’obiettivo generale di consumare
meno e illuminare meglio – come, quanto
e dove serve – va rilevato come gli aspetti
critici nel campo dell’illuminazione pubblica
sono molteplici. In primo luogo, i punti
luce sono gestiti da Comuni all’interno
dei quali spesso non vi sono le idonee
competenze e nemmeno le risorse
economiche per commissionare consulenze
professionali esterne. In secondo luogo,
a causa della progressiva espansione del
territorio urbano vi è una richiesta sempre
crescente di luce e, conseguentemente,
un costante incremento della spesa per
l’illuminazione pubblica. Infine, gli impianti
che compongono la rete d’illuminazione
comunale sono frequentemente vetusti,
non a norma, e sovente non sono stati
realizzati idonei piani della luce. Tali
premesse giustificano l’esistenza di
contesti in cui gli impianti, non solo
hanno consumi superiori alla media (il
40 o il 50 per cento in più di quanto
potrebbero consumare), ma forniscono
prestazioni funzionali, illuminotecniche
ed energetiche inferiori rispetto a quelle
che una corretta gestione e la tecnologia
oggi disponibile potrebbero garantire.
Individuate le possibilità di risparmio,
occorre comprendere in che modo poterlo
effettivamente conseguire. Ecco che i
piani correttivi diventano un vero e proprio
documento di programmazione della
gestione del territorio e il progetto Lumière,
rispetto agli stessi piani, rappresenta una
soluzione completa per l’illuminazione,
poiché consente di sviluppare sia l’analisi
valutativa (individuando gli ambiti di
maggior consumo) sia la proposta risolutiva
di intervento.
L’Osservatorio Lumière e i Software City
Profiler
L’Osservatorio e i programmi City
Profiler rappresentano il passo concreto
effettuato dal Progetto Lumière per
consentire ai Comuni di attuare interventi
di efficientamento energetico. Un territorio