FEATURES
condiviso di una gestione
mista Pubblico e Privato.
Chiaramente esistono fattori
trainanti che devono essere
garantiti nell’implementazione
di questi progetti. Parliamo
quindi di occupazione,
ricerca e sviluppo, energia
e cambiamenti climatici,
istruzione, povertà/
emarginazione. Per ciascuno
di questi è stato definito un
target da raggiungere nei
prossimi 7 anni,
Inoltre è stato preso
in considerazione un
campione di 50 iniziative
smart all’interno di 37 città.
L’analisi ha identificato cinque
principali tipi di obiettivi:
quartieri intelligenti, micro
infrastrutture, sistemi di
traffico intelligente, sistemi
di amministrazione delle
risorse e piattaforme di
partecipazione.
Il numero di iniziative di
successo arrivate ad un
punto di maturità, e non solo
ad una fase progettuale, è
però relativamente basso.
I progetti di successo,
secondo l’analisi della
Commissione, che
rispondono agli obiettivi posti
con Europa 2020, sono quelli
che fin dal principio si sono
posti chiari targets, oltre ad
avere come player strategico
un cofondatore dell’iniziativa
e una solida amministrazione
locale. Se da una parte è
fondamentale un player
privato, il cui contributo è
in genere nell’ambito dello
sviluppo tecnologico, lo è
altrettanto il cittadino il cui
coinvolgimento è decisivo per
la riuscita dei progetti smart.
È infatti inutile o addirittura
dannoso offrire soluzioni e
servizi che non siano in linea
con le aspettative di coloro
che ne saranno i veri fruitori.
Da notare che per quasi
tutti i progetti smart
intrapresi è previsto il
ritorno dell’investimento nel
breve-medio periodo e la
Commissione, con la sua
analisi, ha potuto mettere a
punto alcune best practices.
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Alcune strategie sviluppate
dalle città hanno una
maggiore possibilità di essere
portate a livello europeo (ad
esempio quelle afferenti ai
sistemi intelligenti di gestione
del traffico) mentre in altri
casi (come per i sistemi di
management delle risorse)
la capacità di trasferibilità
è limitata dall’alto grado di
specificità locale. Importante
comunque è la cooperazione
tra le città e il coinvolgimento
dei fornitori di tecnologia, per
aumentare le possibilità di
diffusione nei territori.
Dallo studio condotto da
ITRE, dunque, è emerso che
la potenzialità di espansione
dei progetti esistenti
può crescere grazie ad
un’amministrazione stabile,
sponsorship durature e il
giusto mix di stakeholders.
Secondo punto da non
sottovalutare riguarda i
cittadini quali importanti
soggetti che devono
necessariamente essere
coinvolti.