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CITY LIFE MAGAZINE
cultura. Ciò malgrado,
nella consapevolezza della
diversità, l’idea di fondo che
ha mosso l’intera riflessione
dei lavori è se parte della
felice esperienza olandese
possa essere riprodotta
– e se sì, in quale misura –
anche nella realtà italiana,
specialmente nel caso delle
millenarie, acciottolate, vie
dell’Urbe. Nel complesso
si tratta di un confronto
temerario che prelude alla
sfida audace – forse un po’
avventata secondo alcuni
– della modernizzazione
dei borghi e dei centri
storici delle nostre vetuste
città; una sfida, tuttavia,
non eludibile, se si vuole
rilanciare gli ottomila e più
comuni della nostra vecchia
Italia nella modernità del
XXI secolo: rinnovarsi per
non decadere, per non
trovarsi fuori posto nella
“leggera”, quasi sfuggente,
globalizzazione di oggi.
Evidentemente, occorre
procedere per gradi, lungo
un arco di tempo che,
verosimilmente, sarà assai
lungo, viziato da non poche
tortuosità e complicazioni.
Nel caso italiano la prima
necessità è cercare di
uscire dalle pastoie del
tradizionale caos urbano
che tanto svilisce le nostre
città d’arte e che intristisce
la quotidianità dei cittadini.
E per farl