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CITY LIFE MAGAZINE
LE SMART CITY
ITALIANE
una città si possa o meno definire SMART.
La società Between SpA, che da 11 anni
realizza “l'Osservatorio sulla Banda Larga”,
ha rilasciato nel mese di giugno 2013 uno
studio denominato Smart City Index, nel
quale ha selezionato ben 153 indicatori e 9
aree tematiche per stilare una classifica dei
116 Comuni italiani capoluoghi di Provincia.
Nonostante le città italiane risentano di un
certo ritardo rispetto alle principali città
europee non si possono negare alcune
innovazioni che vanno nella direzione delle
Smart Cities.
Al primo posto dello Smart City Index si
è classificata Bologna, mentre all'ultimo
Fermo. Non è solo l'innovazione la
discriminante che permette di definire
Smart una città, ma anche la qualità della
vita, la possibilità di conciliare le esigenze
dei cittadini con i servizi e delle imprese con
le istituzioni.
Vediamo nel dettaglio le nove aree
tematiche. La Broad Band: il livello di
copertura della banda larga fissa e mobile.
La Smart Health: la possibilità di prenotare,
pagare il ticket e ritirare i referti via web.
La Smart Mobility: i biglietti elettronici
e le APP per controllare il traffico e il
pagamento elettronico dei parcheggi. La
Smart Education: la diffusione dei computer
nelle scuole e di aule collegate a internet.
La Smart Government: i servizi on-line
offerti dalla Pubblica Amministrazione
come i servizi anagrafici e il pagamento
tributi. Mobilità Alternativa: la diffusione
di auto elettriche e di colonnine di ricarica
oltre a servizi di car sharing e le piste
ciclabili. Risorse Naturali: la diffusione
della raccolta differenziata, gli impianti di
depurazione delle acque, le centraline per
la misurazione del superamento dei limiti
di inquinamento atmosferico. Efficienza
Energetica: il consumo di gas ed energia
elettrica, il teleriscaldamento, la pubblica
illuminazione. Energie Rinnovabili: l'energia
prodotta da pannelli fotovoltaici, da pale
eoliche e da centrali idroelettriche.
I 153 indicatori totali sono per oltre l’80%
(124) originali e derivano da indagini svolte
da Between in precedenza, il 16% (25)
sono dati di fonti istituzionali (ISTAT, GSE,
Legambiente, MIUR), mentre i restanti 4
indicatori sono elaborazioni Between su
fonti istituzionali.
Tornando alla classifica al secondo posto
troviamo Milano, seguita da Roma, Reggio