CITY LIFE MAGAZINE 3/2013
C
ome abbiamo già avuto modo
di mettere a fuoco nelle pagine
di questa rivista, la triade di
obiettivi che si riassumono in riduzione
delle emissioni di CO2, focus sulle
fonti rinnovabili e ricerca continua
dell'efficienza, sta piano piano entrando
nel nostro DNA. Nonostante ciò, siamo
ancora troppo lenti nel cambiare
le nostre abitudini alla ricerca di un
equilibrio necessario per difendere il
futuro del pianeta. Eppure la ricerca di
efficienza passa proprio da un maturo
e consapevole utilizzo delle varie forme
di energia a nostra disposizione. D'altra
parte, nello stesso momento in cui
si tengono simposi e si pubblicano
studi su Smart Grid, Certificati
Bianchi, ammodernamenti delle reti
di trasmissione e di distribuzione,
miglioramento degli acquedotti e capacità
di accumulare energia, una larga parte
di cittadini del mondo non ha ancora
accesso ad alcuna fonte energetica
primaria ed è totalmente estranea ai temi
suddetti.
Questa dicotomia che spacca in due il
mondo, non può che farci soffermare a
pensare, a interrogarci sulle disparità e
sugli sforzi necessari per raggiungere un
equilibrio tra bisogni primari e secondari.
Impressiona pensare che milioni di
persone in India (306), in Nigeria (84),
in Bangladesh (67), in Etiopia (63), in
Congo (56), in Tanzania (38)... non hanno
accesso all'elettricità e molti altri milioni
di persone in India (705), in Cina (613),
in Bangladesh (135), in Indonesia (131)
in Nigeria (117) in Pakistan (111)... non
hanno accesso a combustibili non solidi.
Questi numeri sono il risultato di analisi
effettuate nel 2010 e che pur indicando
dei miglioramenti avvenuti nell'ultimo
decennio, esprimono ancora un forte
disagio e indicano inevitabilmente un
percorso obbligato. La UN General
Assembly ha infatti definito il decennio
2014-2024 “Decade of Sustainable
Energy for All” sottolineando 3 obiettivi