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CITY LIFE MAGAZINE
“Tutto ha bisogno di energia e consuma
risorse del Pianeta: trasporti, cibo, le nostre
case, la scuola, ospedali, cinema…. Come
produrre l'energia necessaria? In futuro
ce ne sarà abbastanza? Le città sapranno
adattarsi per vivere meglio e con meno
risorse? Da dove arriva il cambiamento,
dall’alto o dal basso? A chi tocca dettare
nuove regole? Ecco le domande su cui
invitiamo il pubblico a riflettere per ripensare la propria città”.
Un percorso educativo multimediale,
organizzato in tre settori. Nel primo si
affrontano le diverse fonti di energia e le
tecnologie che ci permettono di produrla.
Il secondo settore presenta i 6 pilastri che
stanno alla base delle smart cities. Nel
terzo settore si gioca su tre aree tematiche
per “imparare” a gestire la vita e le risorse
energetiche di un ipotetico paese. “E qui
sta il vero cuore della mostra: insieme ad
Hic ad Hoc e con il supporto di Amapola lo
staff scientifico di ScienzAttiva ha ideato un
gioco di ruolo interattivo, il primo in Italia,
per le classi di studenti in visita a entrare al
meglio nei meccanismi che stanno alla base
della strategia europea che abitualmente
chiamiamo Smart Cities”, spiega Andrea
Vico, giornalista e divulgatore scientifico,
presidente dell’associazione culturale
ScienzAttiva. “Con la logica dei principali
science center del mondo abbiamo
riprodotto intorno a un tavolo multimediale
le dinamiche di democrazia partecipata
che devono esser alla base delle scelte
da fare oggi per decidere come vivere in
modo sostenibile domani. Gli studenti (e le
famiglie, nel week end) interpretano più ruoli
e toccano con mano quali problemi pone il
governo della città. Provano a interpretare i
segni dei tempi moderni per infine prendere
decisioni collettive, scientificamente e
tecnologicamente sostenibili”.
Dopo un’ora e mezza di visita esperienziale
il pubblico esce arricchito di informazioni
e con mille nuove domande in fatto di
mobilità, energia, green economy, gestione
delle risorse del territorio. La mostra è
ora a disposzione di fiere, associazioni,
movimenti, amministrazioni pubbliche che
sentano l’esigenze di corroborare la propria
attività di comunicazione sui temi delle
smart cities attraverso questo approccio
innovativo (e divertente!). In tal modo
studenti, cittadini, ma anche le categorie
professionali coinvolte sul tema imparano
giocando e diventano così capaci di giocare
un ruolo consapevole e attivo nella fase
di rilancio del proprio stile di vita. Perché
le città saranno davvero intelligenti non
se tutto “cala dall’alto”, bensì se abitate
da cittadini intelligenti e proprietari delle
proprie scelte.