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CITY LIFE MAGAZINE
Il progetto Brescia Smart City è iniziato
nel luglio 2012 e ha visto coinvolti la
maggioranza degli assessorati.
Il Comune di Brescia, l’Università degli
Studi di Brescia, l’Università
Cattolica del Sacro Cuore di Brescia,
la Camera di Commercio, Industria,
Artigianato e Agricoltura di Brescia, Brescia
Infrastrutture S.r.l. e A2A S.p.A hanno
ufficialmente costituito l’Associazione
Brescia Smart City il 22 maggio 2013
con lo scopo di sperimentare nuove
tecnologie applicate a prodotti e servizi
di uso quotidiano per migliorare la qualità
di vita della collettività attraverso una
rete di informazioni rivolte ai cittadini e
che possano rendere note alle istituzioni
tutte le disfunzioni della città. Brescia è
idonea a tale sperimentazione in tutti i
campi essendo diventata, grazie anche alla
presenza di A2A, la città con la maggior
presenza di teleriscaldamento, reti in fibra
ottica, impianti per generazione distribuita
nei quartieri di edilizia popolare. Utilizzare
strumenti elettronici e digitali per migliorare
le prestazioni cittadine attraverso mezzi di
informazione che permettano al Comune
di diminuire i disagi di tutti i giorni: questo
è il progetto Brescia Smart City, così
come lo spiega il Presidente di ABSC,
Raimondo Bruschi, portando ad esempio,
tra altri, quello del cittadino che, volendo
usufruire del servizio Bicimia, che mette a
disposizione biciclette in molti punti della
città, non trovi più un veicolo disponibile
nella stazione della zona utile: grazie a
strumenti appropriati il Comune potrebbe
venire a conoscenza della maggiore
frequentazione di biciclette nella zona e
aumentare il numero di veicoli, oppure
informare il cittadino abbonato, tramite
sms, sulle zone in cui sono terminate le
biciclette. Brescia è riuscita a fare passi
da gigante verso soluzioni sempre più