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CITY LIFE MAGAZINE
La criticità è come sempre
rappresentata dall’aspetto
economico ovvero la
capacità di trovare il
punto di incontro fra costi
attesi, mantenimento
dell’affidabilità del servizio e
compatibilità con i requisiti
richiesti. L’evoluzione delle
normative e l’impatto della
Federal Energy Regulatory
Commission in funzione
della necessità di tenere nel
debito conto la presenza
in rete di energia prodotta
da fonti rinnovabili e
l’integrazione delle smart
tecnologies richiedono
significativi investimenti
che garantiscono
un miglioramento
dell’affidabilità delle reti e
un chiaro beneficio per gli
utenti, ma pongono alle
Utilities il problema di capire
come e quando recuperare
gli investimenti richiesti.
Il settimo report annuale
che analizza le direzioni
strategiche dell’Industria
elettrica americana è stato
realizzato raccogliendo
607 questionari on-line che
sono stati compilati fra il
30 gennaio e il 18 febbraio
2013. Dei vari partecipanti al
questionario ben 376 sono
rappresentanti delle Utilities
ovvero di organizzazioni che
producono, trasmettono
o vendono elettricità.
Questo report è di estremo
interesse per comprendere
al meglio le dinamiche
che sovraintendono
all’evoluzione delle reti negli
Stati Uniti. Un ruolo chiave
lo giocano le normative
che diventando sempre
più stringenti comportando
investimenti crescenti. In
effetti anche negli Stati
Uniti gli aspetti regolatori
stanno rappresentando
l’aspetto più delicato
e che maggiormente
preoccupa le Utilities che,
tra l’altro, sono chiamate
a competere tra loro nella
diminuzione dei costi per i
consumatori. Tra i vari fattori
emersi dalla ricerca, vale
sottolinearne alcuni che
avranno notevole impatto
sull’industria elettrica
americana. In particolare
l’attesa regolamentazione
sull’utilizzo del carbone,
il basso costo del gas
naturale che ne fa
prevedere un forte aumento
di utilizzo, nonostante
permangano varie
perplessità relativamente
all’accessibilita, ed infine
la generazione distribuita
presso gli utilizzatori finali.
Il 42% degli investimenti
dell’industria elettrica
americana sarà catalizzato
da nuova generazione,
trasmissione e distribuzione.
Il 22% riguarderà la
compatibilità ambientale
e il 14% l’efficienza
energetica, mentre smart
grid peseranno meno del
17% raggiunto nel 2012.
In ogni caso i programmi
Smart Grid rappresentano
già oggi un mercato molto
importante a livello mondiale
che possiamo valutare
dell’ordine dei 40 miliardi
di dollari nel 2012 e di quasi
80 nel 2013. E’ prevista un
notevole incremento nei
prossimi 8 anni con una
previsione di raggiungere
494 miliardi di dollari nel
2020 ovvero una crescita
media annua che sfiora
il 28%, dove la parte del
leone sarà rappresentata
dall’aggiornamento delle
linee di trasmissione.
Quindi luci ed ombre anche
per quanto riguarda gli
investimenti, che sono figli
di politiche economiche
molto legate alle risorse
dei singoli Paesi e alle
conseguenti direttive e
spinte normative che tanto
influiscono sulle scelte
energetiche ed industriali
delle Nazioni.