City Life Magazine 01 | Page 55

CITY LIFE MAGAZINE imprenditoriale di questo comparto tecnologico ha risentito delle evoluzioni del mercato, disegnando l’attuale panorama che si continua a caratterizzare e distinguere per la forte presenza di un livello qualificato di professionalità e capacità tecniche. A riprova di ciò il continuo successo del “Forum Telecontrollo Reti di Pubblica Utilità”, mostra convegno itinerante che il Gruppo organizza negli anni dispari. La prossima edizione prevista a Bologna il 6 e 7 novembre 2013 avente per titolo “Competitività e Sostenibilità: progetti e tecnologie al servizio delle reti di Pubblica Utilità” si preannuncia molto interessante e ricca di nuovi spunti. Il Forum costituisce un’occasione consolidata per stendere un bilancio su quanto realizzato nel comparto, coinvolgendo addetti del settore e utility e invitando queste ultime a divenire promotrici dello sviluppo del settore. Ma soprattutto, durante tale evento, si cerca di guardare avanti tentando di anticipare quelle che saranno le future esigenze del mercato e le possibili soluzioni adottabili, considerando la disponibilità tecnologica attuale e del domani. Tutto questo sia al fine di evidenziare le attività di Ricerca e Sviluppo nel settore ma, soprattutto, nella prospettiva di valutare come applicare le nuove tecnologie disponibili sul mercato alle esigenze del gestore di una rete che usa un sistema di telecontrollo, in un contesto liberalizzato e competitivo. Nello scenario attuale le reti di pubblica utilità, che hanno qualche legame diretto o indiretto con l’energia, sono controllate da remoto. Ma i centri di controllo dei sistemi di reti non svolgono più la sola funzione originaria, bensì hanno sviluppato ulteriori funzionalità divenute nevralgiche per la stessa utility. Oggi ci troviamo di fronte ad un sistema non più impostato sulla mera acquisizione di dati e sul controllo, bensì divenuto sistema informativo a supporto di decisioni non soltanto confinate alla postazione operativa di esercizio della rete, ma volte a influenzare altre funzioni aziendali. Attualmente, dunque, il concetto di fondo 55 del telecontrollo è quello di riuscire a fornire al momento giusto la corretta informazione a tutte le funzioni aziendali che fanno capo a quell’asset, ovvero alla rete. Accanto allo sviluppo funzionale, c’è stato anche quello dell’architettura. I tre livelli di cui consta l’architettura di un sistema di telecontrollo hanno avuto gli sviluppi descritti qui di seguito. Centri di controllo e supervisione Le novità tecnologiche per quanto riguarda il software di base e applicativo si riflettono sull’offerta a livello di centri di controllo, con ripercussioni sulle organizzazioni aziendali. In sintesi i principali temi che influenzano tale livello sono: • introduzione di Linux come sistema operativo; laddove in passato lo standard di riferimento era dato da Unix, oggi è disponibile Linux, che introduce numerosi benefici, tra cui quello di poter disporre di server a basso costo. Ma non solo, le postazioni operatore, indipendentemente dal server scelto, possono essere configurate in ambiente Windows. Ciò permette di abbattere drasticamente i costi dell’utility, dando la possibilità di utilizzare qualunque PC e di fornire all’operatore un ambiente estremamente familiare; • realizzazione di sistemi con criteri di sicurezza elevati. Sia che l’impianto abbia un ruolo nevralgico per la sicurezza pubblica, sia per questioni di sensibilità sulle informazioni trattate, si richiede con maggiore enfasi, e con specifici requisiti a livello di sistema di telecontrollo, la rispondenza a criteri di sicurezza. Soprattutto nei casi critici, le soluzioni proposte per la sicurezza in ambito telecontrollo devono essere in linea con certificazioni o norme internazionali. Poiché la tematica è in continua evoluzione resta inteso che le piattaforme software devono garantire la capacità di un continuo aggiornamento, per essere sempre allineate con gli standard di sicurezza di ultima