il loro lato ironico: “Isernia se tu fossi in California con quanto swing
suoneresti le campane e quanti ballerini e quante luci colorate, quanti
trombettisti neri nella banda comunale a sfilare lungo i tuoi boulevards... e se
ti serve uno struscio, benedici anche il liscio e buonanotte Broadway ”.
L'arrangiamento si differenzia dagli altri brani, per la forte presenza degli
ottoni, con Enzo Feliciati ed Enzo Sufritti alle trombe, Sandro Conini al
trombone, Tony Sherrett sax tenore e Rudy Trevisi con il sax contralto.
Endrigo canta insieme a una giovanissima Ivana Spagna nel brano intitolato
Labirinto (testo di Bartolocci), domandandosi quali siano gli avvenimenti che
determinano i percorsi della vita: “In quali stanze, in quali oscuri corridoi, si
perde il segno, o forse il sogno, che tracciamo noi, i nostri gesti e le parole, le
emozioni, i bei disegni sul futuro... con che magia, con quale perfida alchimia,
la rosa rossa, la promessa, si trasforma in nostalgia...”. Spagna ha cantato
anche nei cori della canzone Mari del sud, insieme ad Angela Bai e Antonella
Pepe. Indovinato l'inserimento del sax contralto di Rudy Trevisani.
Pandora è firmato da Endrigo e da Hugo Pratt, si tratta di una ballata con un
testo ispirato all'albo di Corto Maltese intitolato Una ballata del mare salato,
dove Pandora è la nipote di un ricco inglese, mentre suo padre si è dato alla
pirateria facendosi chiamare il Monaco. Sulla stessa nave dove è tenuta in
ostaggio, Pandora incontrerà e si innamorerà di Corto Maltese, ma quando
alla fine tornerà in Australia sposerà un altro uomo. “Pandora donna che
viaggia, donna che lavora... donna che ti sguscia, che scompare … sai
com'è... Pandora lasci solo la speranza a chi ti adora, come me”. Il brano si
avvale del violino di Tino Fornai.
La canzone I barbari pone l'attenzione sulla violenza, sempre più presente
nella vita di tutti i giorni. Anche i testi di questo brano sono stati scritti a
quattro mani da Maria Giulia e Bardotti. Si tratta di una ballata lenta e amara,
gli arrangiamenti sottolineano questi passaggi, con alcune trovate di Zanotti,
come il suono prolungato di una sirena d'allarme. Il finale non apre alla
speranza, anzi, il contrario: “... e mentre stai morendo, ti offrono una sigaretta
e con gli occhi spaventati ti tagliano la testa, con il presagio scuro, è loro
adesso è loro, il mondo del futuro”.
L'ultimo brano del disco si intitola Si comincia a cantare, in questa canzone
Endrigo parla di sé e dei motivi per cui continua a cantare e a scrivere
musica: “ Si comincia a cantare, per parlare a qualcuno, solitudine a parte,
non hai proprio nessuno, si comincia a cantare, con parole d’amore, per
rapire e incantare e meglio ingannare le ragazze in fiore, e si canta e si vola,
tra le cose più belle, tra una pallida luna e un po’ di polvere di stelle...”. Il testo
è scritto da Maria Giulia e da Bardotti, tra le firme del brano c'è anche quella
di Zanotti, oltre a Endrigo.
Grazie a Internet il disco Mari del sud può essere facilmente reperito sotto
forma di file digitale su iTunes, CD e anche nel vecchio vinile, tramite eBay.
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