Luka Krizanac, durante l'intervista, che ci ha recentemente concesso: “Per
quanto riguarda le ragioni storiche dell'Istria cito una cosa che mi diceva mia
nonna - sono nata austriaca, mi sono sposata italiana, sono andata in
pensione come jugoslava, e morirò croata...”. E stiamo parlando soltanto del
ventesimo secolo. Endrigo ha inciso due brani in lingua croata: Kud Plove
Ovaj Brod (dove va la nave) di Esad Arnautalic e Luca Juras (presentata al
Festival di Spalato del 1970) e Više Te Volim (Ti amo di più), dello stesso
Endrigo e del musicista croato Zdenko Runjic, noto per avere scritto la
canzone Skalinada, portato al successo da Oliver Dragojevi?. In suo ricordo
numerosi artisti croati hanno eseguito Kud Plovi Ovaj dal vivo, tra questi
Rade Šerbedžija e Kemal Monteno, oltre allo stesso Arsen Dedi?. Monteno e
Šerbedžija, sono artisti molto seguiti in Croazia e nelle altre repubbliche della
ex-Jugoslavia. Rade Šerbedžija è noto anche per l'importante carriera di
attore in film quali Prima della pioggia – Leone d'Oro alla Mostra di Venezia
1994, Il Santo, Batman Begins e Henry Potter e i doni della morte 1.
Mari del sud
Mari del Sud si apre con il brano intitolato Mal d'amore (Endrigo-Bartolocci).
Una delicata melodia, introdotta dal pianoforte, accompagna un testo poetico
e ispirato, che racconta lo stato d'animo e i turbamenti dei primi
innamoramenti. Il testo descrive le speranze, le ansie e le attese, che crea un
nuovo amore: “Due gocce, una goccia appena, un fiume, un fiume in piena,
la pioggia a primavera. Qualcosa nascerà, un'inquietudine improvvisa, ti
butterà giù senza difesa, e sai cos'è? Mal d'amore, mal d'amore... Braccia
aperte da riempire, il tuo corpo da calmare, libri bianchi da scoprire...”. Se il
pianoforte aveva introdotto le prime strofe, l'oboe suonata da Paolo Cardini,
supportata dalla ritmica e dal controcanto di Ornella Vanoni, donano al brano
forza e allo stesso tempo grazia. Mari Del Sud, dal ritmo allegro e sincopato,
aperto dal flauto di Pan di Giampiero Lucchini e guidato dalla batteria, è una
critica alle cosiddette vacanze organizzate, dove tutto è prestabilito, finto e
spesso ingannevole: “Si va in carovana, verso il Nirvana, la felicità, mani
strette al volante verso nuovi orizzonti promesse in contanti, e in tasca bugie
e fotografie delle agenzie...” . Un'insidia che può trarre in inganno chiunque,
anche chi ha lo spirito di un marinaio avventuriero: “… stupida estate, inganni
anche me, che conosco i viaggi, i miraggi e le imprese di Corto Maltese...”.
Amici nel bene e nella fortuna, amicizia che forse non è più in grado di
sostenere le difficoltà in un'età più matura. Queste considerazioni, un po'
amare, sui limiti dell'amicizia è il tema di Amici, il brano scritto da Endrigo e
da sua moglie: “... se tornasse la paura, quella antica, quella vera, giocheresti
la tua pace, per nascondermi in cantina, rischieresti giù in prigione, una lima
dentro il pane. Meglio non pensarci più, famiglia, figli, sì lo so...”. Forse è però
soltanto un momento di stanchezza e di nostalgia, l'amarezza è temporanea:
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