CIG Magazine - La rivista che dà voce al mondo del gas Speciale FORUM UNI-CIG 2018 | Page 106

106 “Mi risulta difficile pensare – afferma il capo ufficio tecnologie di SensorNet – che la rete 2G, utilizzata per il servizio di smart metering, possa garantire una durata decennale. Se pensiamo all’evoluzione tecnologica sviluppata dalle società di telefonia mobile, è facile capire come non sia affatto facile predire un futuro per la tecnologia di cui stiamo parlando”. Allo stato attuale, però, la tecnologia wireless-Mbus a 169 Mhz, che richiede studio, lavoro e precisione, è con buona probabilità la soluzione migliore per lo scopo che ci si prefigge. “Sempre più spesso, per il settore del gas, sentiamo parlare di smart grid. Un’idea brillante, innovativa, ma tra la rete gas e le reti telematiche e di telecomunicazioni esistono delle differenze – sostiene Cesaro – Sempre più spesso assistiamo alla volontà, da parte delle società di distribuzione, di entrare nel settore delle telecomunicazioni per espandere la propria infrastruttura e creare smart grid del gas. Si tratta di un processo da completare, certo. Intanto però dovremmo concentrarci a risolvere i problemi che ancora insistono per quanto concerne l’utilizzo della rete a 169 Mhz e aiutare le utility nel processo di realizzazione delle proprie reti”. Ma quale sarà il futuro prossimo? “Cominciamo col dire che le reti a 169 Mhz non sono affatto morte. Basti leggere, a questo proposito, la recente position paper di Anie. Oggi sono in campo delle proposte finalizzate ad aumentare le prestazioni delle reti in termini di mantenimento della copertura, dell’efficienza energetica e della capacità. Obiettivi già oggi raggiungibili. Infine, la rete a 169 Mhz è ancora oggi lo strumento più potente e versatile a disposizione delle società di distribuzione del gas per ottenere una vera smart grid. È chiaro che l’enfasi a questo punto deve essere portata sul tema della progettazione: comprare gateway e concentratori non basta, ma sapere che, dopo la messa a punto, l’investimento iniziale viene ripagato e la rete entra nel patrimonio della società mi pare un fatto importante”.