CIG Magazine - La rivista che dà voce al mondo del gas Speciale FORUM UNI-CIG 2018 | Page 17
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C I G
M A G A Z I N E
che modificava sensibilmente i
tradizionali schemi di regolazione
per quanto concerne le
infrastrutture di trasporto del gas.
Uno schema grazie al quale, con
specifici menù di regolazione,
si puntava alla politica degli
incentivi legati però all’efficienza,
alla soddisfazione del cliente e
al raggiungimento di obiettivi
ambientali. Un altro obiettivo del
nuovo schema regolatorio ideato
da OFGEM fu l’innovazione, da
raggiungere, anche in questo
caso, attraverso politiche di
incentivazione. Il terzo paletto
era l’orientamento all’output,
conseguito grazie alla spesa.
A distanza di cinque anni
l’organizzazione governativa
britannica si è chiesta che
cosa, del nuovo modello, aveva
funzionato e cosa invece avesse
bisogno di essere aggiornato.
Così lanciò la seconda fase
del progetto. Con RIIO 2,
che si è concluso nel marzo
scorso, OFGEM si è proposta
di individuare una serie di
adattamenti al modello originario,
mettendo in campo altri incentivi
per la sperimentazione di nuove
tecnologie.
Un contributo, quello di Delpero,
che ha spaziato dalle iniziative
messe in campo da parte dei
regolatori europei all’evoluzione
della regolazione infrastrutturale
del settore gas nel nostro Paese,
per terminare con un’ampia
carrellata delle iniziative su cui sta
lavorando ARERA.
“Tre – ha elencato il Vicedirettore
della DIEU – sono le iniziative
messe in campo dai regolatori
europei, che meritano di essere
ricordate: quella della britannica
OFGEM, l’organizzazione
governativa dei mercati del gas
e dell’elettricità che per prima
si è mossa sugli obiettivi di
decarbonizzazione; la seconda del
CEER, il Consiglio dei regolatori
europei dell’energia, che ha da
poco concluso lo studio FROG
(Future Role of Gas); infine, lo
studio dei francesi del CRE (Etude
sur les Perspectives Stratégiques
de l’énergie) del maggio scorso”.
Per quanto riguarda OFGEM,
occorre ricordare che già
alcuni anni fa, nel 2013, il
regolatore britannico lanciò un
nuovo paradigma regolatorio
denominato RIIO (Revenue,
Incentive, Innovation, Output)