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CIG MAGAZINE 11 gestore e, quindi, eventualmente non sostenibile. Non essendo previsto dalla normativa l’obbligo all’estensione della rete per il soggetto aggiudicatario, salvo che sia richiesta dal bando di gara e potendo poi operare sul territorio dell’ambito – in base alla normativa sopra-citata - in regime di esclusività, è evidente che a molti comuni italiani potrebbe essere preclusa nel breve medio termine la possibilità di accedere alla fornitura di gas metano. Ciò a meno che lo sviluppo delle reti di Gas Naturale Liquefatto (GNL) e/o di Gas di Petrolio Liquefatto (GPL), possa consentire approvvigionamenti alternativi, ancorché – a tendere – relativamente più onerosi. Infatti, dall’emanazione del D. Lgs n. 164/2000 ad oggi sono state sviluppate tecnologie allora già EVENTI normativa include nella procedura di gara (normata dal DM 226/2011 e s.m.i.) tutti i comuni italiani, quindi anche gli oltre 1200 non metanizzati, in quanto la concessione verrà affidata sulla base dei 177 ambiti previsti in Italia, che includono appunto tutti i comuni italiani, senza eccezioni. Tuttavia, il gestore aggiudicatario della concessione non è obbligato ad estendere ai comuni non metanizzati la rete di distribuzione del metano, a meno che non siano garantiti finanziamenti pubblici in conto capitale, pari almeno al 50% del valore complessivo dell’opera da realizzare. Pertanto, l’eventuale metanizzazione del comune privo della rete potrà risultare, a causa dell’eccessiva distanza dalla rete nazionale e/o dell’esiguo numero di utenti, piuttosto onerosa per il