CIG Magazine - La rivista che dà voce al mondo del gas CIG Magazine 3 | Page 25
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attivare i mercati locali del gas,
simili a quelli europei, dove si
formulano prezzi indipendenti dal
petrolio, qualora questo tornasse
a schizzare al rialzo.
Se questi scenari sono in linea
di massima economicamente e
tecnologicamente perseguibili,
il tallone d’Achille resta la
questione Politica, intesa sia
come spinta necessaria per
attivare lo start-up, superando
le arcigne lobbies del passato
sia come forza difensiva per
proteggere i progetti del gas
contro revanscismi del paesi
petroliferi.
Sarà pronta la politica
internazionale ad abbracciare
una simile sfida?
SCENARIO
generali il prezzo del gas è
allacciato a quello del petrolio,
tranne che per mercati locali
molto avanzati, come gli hub
europei – ma non è il nostro
caso – ed attualmente il mercato
petrolifero è lungo, molto lungo.
È noto infatti che per quasi
un decennio il petrolio è stato
intorno e oltre a quota 100$,
ma sotto l’azione congiunta
della crisi e della sovraofferta dei
Sauditi è precipitato sotto quota
50$ e l’onda lunga dell’offerta
durerà con tutta probabilità
anche l’anno prossimo e oltre. E
di riflesso anche il costo del gas
scende, sebbene la correlazione
fra le due commodities sia oggi
meno intensa rispetto ad un
decennio fa. Una possibile via
d’uscita potrebbe essere quella
di indirizzare i consumi gas verso
la mobilità, vera sfida economica
e ambientale per questi paesi
sovraffollati: adottare un veicolo
ibrido dove la parte termica sia
costituita da una miscela a base
di gas, destinato al trasporto
pubblico (autobus e taxi
collettivi). Tecnicamente non è un
traguardo dall’orizzonte lontano,
anzi tutt’altro, e la progettualità
può costituire quel mercato
secondario di sbocco capace di